Cinquantasette punti in classifica, diciannove vittorie in altrettante gare e una manciata di punti dalla matematica conquista del campionato di serie C sono dati dai quali si può facilmente evincere come il Golding Volleyball Aversa sia una squadra di categoria superiore rispetto a tutte le avversarie finora affrontate. L’ultima rivale che ha dovuto impararlo a suon di schiacciate è stata la Icarus Pallavolo Marcianise, seconda forza del campionato a quattordici punti di distacco dalla squadra normanna. I ragazzi erano ben consapevoli del fatto che la trasferta sarebbe stata la partita più difficile di tutto il campionato e per questo hanno preparato l’allenamento settimanale con massima scrupolosità e senza trascurare alcun particolare. Il primo set del match è stato vinto con una facilità quasi imbarazzante; nel riscaldamento Lumia ha suonato una carica così tonante che è stata in grado di galvanizzare tutti i compagni di squadra e al contempo di incutere totale timore riverenziale negli avversari e la squadra ha stravinto per 16-25. Il secondo parziale è stato più equilibrato e le due squadre, causa un calo fisiologico dei ragazzi e un desiderio di rivalsa degli avversari, si sono affrontate punto a punto e il Marcianise è riuscito a prevalere vincendo solo ai vantaggi per 27-25. Nel terzo e quarto set non c’è stata storia, i normanni hanno dettato gioco e hanno fatto comprendere a suon di pallonate chi sia la prima della classifica (e per quale motivo si trovi in tale posizione), e hanno chiuso i parziali rispettivamente per 18-25 e 16-25. Tutta la squadra ha girato alla perfezione; il capitano Francese ha dettato legge nella sua zona di competenza, sia in fase di recupero che in quella d’attacco; per lui la partita aveva un significato particolare, sapeva che avrebbe rappresentato il crocevia per la promozione e ha voluto condurre a tutti i costi la squadra verso la vittoria del match, intimorendo con tutta la sua grinta la squadra antagonista; i centrali hanno fatto il loro dovere e anche l’opposto Fasulo ha dispensato pallonate in ogni parte del campo, mentre ormai il reparto arretrato non incappa più nelle piccole ed insignificanti sbavature difensive di inizio stagione e il maggior artefice di questo stato di forma globale è il libero Ardito che non lascia toccare terra a nessun pallone che arriva dall’altra parte del campo; ogni recupero, anche quello più difficoltoso, si trasforma sempre in un’azione offensiva. Ma la vera delizia del match è stata la carica devastante di Antonio Di Santi, che dalla sua zona di attacco ha fatto girare letteralmente la testa e bruciare i polsi agli avversari i quali pur opponendosi strenuamente non sono stati in grado di arginare la rabbia indomabile del forte schiacciatore che ha dettato i suoi ritmi di gioco; è incredibile come questo atleta, ormai nel momento focale della sua parabola agonistica, migliori considerevolmente partita dopo partita; le schiacciate a cui il pubblico avversario ha assistito esterrefatto hanno qualcosa di straordinario; la perfezione nella fase preparatoria, nell’elevazione e nell’esplosione finale rendono praticamente inutile l’opposizione avversaria. Il devastante numero 13 aversano non ha subito un muro in tutto il match e in battuta ha messo a punto una serie svariata di ace consecutivi. Il paladino dei tifosi, il fiore dai petali d’acciaio continua a far gioire tutti i sostenitori della squadra aversana i quali sono sempre più convinti, giornata dopo giornata, nella vittoria finale in campionato e nei playoff con una meritatissima promozione in categoria superiore. Domenica 17 alle ore 18,30 i ragazzi saranno impegnati nella partita casalinga contro l’ APD Carotenuto Sant’Agnello, a caccia di punti nella lotta per non
retrocedere.