La violenza entra nuovamente a gamba tesa nel calcio. Ancora una volta, vittima di questa situazione è l’Hermes Casagiove che, dopo i misfatti di Qualiano, deve fare i conti con un altro episodio che non può e non deve essere messo nel dimenticatoio. In seguito all’epilogo del match di San Marco Trotti, finito con il punteggio di 0-0, uno scellerato tifoso locale ha aggredito con diversi schiaffi e pugni i genitori di un calciatore casagiovese, non fermandosi neanche di fronte alla presenza di una donna, colpita da un pugno in pieno volto. Il tutto mentre entrambi i coniugi stavano facendo il loro mesto ritorno a casa, dopo aver assistito alla prestazione del proprio figlio. E’ inammissibile che in un campo di calcio accadono fatti del genere. Il calcio non può essere il luogo in cui chiunque si senta legittimato a dare sfogo alle proprie frustrazioni personali, utilizzando la violenza per rivendicare la propria superiorità nei confronti delle società e dei tifosi rivali. Forse, si sta andando troppo oltre in uno sport che dovrebbe essere un divertimento e non una guerra. Si sta perdendo il controllo di una realtà che accomuna tantissime persone ma che rischia di fare una brutta fine, qualora continui di questo passo. L’Hermes Casagiove condanna severamente ogni atto di violenza che riguardi questo amato sport, stanca di essere bersaglio di fanatici che utilizzano il pretesto del confronto calcistico per attuare un vero e proprio scontro fisico. E’ l’ora di intraprendere una nuova strada che porti alla rivendicazione della cultura del rispetto, un messaggio forse troppo difficile da attuare in un popolo, quello calcistico, che sta perdendo ogni valore morale.
DOMENICO VASTANTE – UFFICIO STAMPA HERMES CASAGIOVE