Nel Campionato di Seconda Categoria gravissimi episodi di violenza si sono verificati al ‘Cappuccini’ di Maddaloni. I giocatori del Gricignano sono stati vittima di un’aggressione durante l’incontro costringendo l’arbitro prima a chiamare le forze dell’ordine e poi a sposendere definitivamente il match. Ecco il racconto del presidente Massimo Carnevale. “Cominciamo dall’ inizio: la Figc campano designa il campo di Maddaloni Cappucini come campo di gara per l’incontro ma rigorosamente a porte chiuse. Ma come si evince dalle foto oltre a tantissima gente anche i cancelli erano aperti per accedere sul campo, proprio tutto studiato da quelli di Maddaloni. Infatti quando il Gricignano passa in vantaggio finisce la partita e comincia l’incontro di boxe! Tanto è vero che l’inesperto arbitro deve convalidare un gol prima in fuori gioco e poi trasportato in porta con le mani (bloccata con le mani e messo in porta).I maddalonesi a quel punto cominciano a dare calci pugni e Biondi per ben due volte viene colpito con pugni in pieno volto. L’arbitro sospende la partita e chiama la forza pubblica che interviene con polizia e carabinieri per calmare gli esagitati maddalonesi. Ma anche con la forza pubblica la musica non cambiava botte e sputi fin a quando l’arbitro ha dovuto sospendere la partita e scappare negli spogliatoi. Ora io presidente Massimo Carnevale mi appresto ad esporre reclamo al comitato regionale per l’assegnazione della vittoria a tavolino visto in primis la presenza di pubblico cosa che era assolutamente vietato dalla stessa federazione e in secondo per le ripetute minacce e botte subite. Noi vogliamo fare un calcio serio e di crescita pretendiamo che la Federazione ora adotti i provvedimenti giusti oppure minacciamo l’abbandono del campionato”.