Montegranaro straccia la Juve



Burns a canestro (Foto Sibi)
Burns a canestro (Foto Sibi)

Pessima prestazione della Juve che esce con le ossa triturate dalla trasferta del Pala Rossini di Ancona. Vince, alla grande, Montegranaro che porta a casa uno scontro salvezza e, per giunta, ribalta anche il -11 preso a Caserta nel match d’andata. Insomma, per Mordente e soci una serata da dimenticare in fretta. Sacripanti, questa volta, è stato costretto a fare a meno del play di scorta Dan Mavraides messo ko da un brutto attacco influenzale ma non giustifica la pessima prestazione del suo team. Una vittoria netta, meritata, cristallina della Sutor che, economicamente, non se la passa certamente meglio della Juve. Ma oggi ha giocato anche bene mentre la Juve… beh era meglio se restava all’ombra della Reggia. Ultima nota per il clima molto sportivo registrato al Pala Rossini e la presenza di cinquanta calorosi tifosi bianconeri che si sono fatti sentire per tutta la durata della sfida mentre la curva sutorina era in sciopero contro la squadra per tutto il primo periodo. Una curva che non ha lesinato striscioni contro la propria compagine ed uno, anche, contro Fabio Di Bella.

PRIMO PERIODO



Quintetto solido per Sacripanti mentre Recalcati lancia subito dentro Freimanis (attacco immediatamente da Akindele). Jonusas prende male le misure del campo e, due volte in fila, finisce fuori dal legno di gioco. Chi, invece, è vivo nel match è Burns che infila quattro punti consecutivi contro un poco reattivo Jelovac (4-4 al 3′ coi 4 di Akindele). Sacripanti ordina l’immediata zona 2/3 ma prende un 5-0 rapidissimo con la bomba di Cinciarini. Freimanis spende due falli, Jonusas ha il fucile carico, Burns non sbaglia mai e Recalcati prova la zona subito bucata da Jelovac e Akindele che imbucano due giochi da 3 punti consecutivi (14-14 al 6′). Il centro lettone sale a tre falli ed obbliga Recalcati ad una girandola di cambi (c’è anche il rientrante Tamar Slay). Akindele vola a quota 9 (0-7 di break) mentre la squadra gira meglio in fase difensiva contro il secondo quintetto sutorino (+4). Dibo e Slay riportano la Sutor in vantaggio sul finire di periodo quando Caserta butta diversi possessi offensivi (6 perse in 10′). Al primo stop è 22-18 col buzzerbeater di Amoroso che, poi, guarda la curva casertana (che l’ha beccato dal primo istante).

SECONDO PERIODO

Si riparte e la curva sutorina chiude lo sciopro ed inizia a cantare. Chi non smette di segnare è la Sutor che infila una bomba con Slay (11-0 di parziale e +7). Per fortuna Jelovac ci mette una pezza ed argina la fuga marchigiana. Altro giro, altra bomba di Amoroso che si porta le mani alle orecchie verso la curva casertana: è sfida aperta. Altro giro ed altra bomba, stavolta del Cincia ed è 31-21 senza colpo ferire. E’ il secondo quintetto della Sutor (Dibo, Slay, Amoroso e Mazzola usciti dalla panchina) ad aver dato una spallata alla sfida mentre la Juve continua a finire coi giocatori fuori dal campo. I bianconeri non ci sono e sprofondano sul -13 dopo un gioco da 3 punti dello scatenato Amoroso (20-3 di parziale). Gentile viene, giustamente, panchinato vista la sequela di errori, dentro Marzaioli ma la musica non cambia (-15 e 22-3 di break al 14′). E’ una valanga gialloblu: Mazzola inchioda la schiacciata del 38-21 (24-3 di parziale). Piove sul bagnato col terzo fallo di Akindele (molto dubbio) al 15′. Tocca al rientrante Jonusas dare un briciolo di ossigeno ai suoi grazie ad una bomba ‘angolare’ ma la difesa non tiene le scorribande di Di Bella. Purtroppo Jonusas, poco dopo, compie il suo terzo fallo e Steele, dalla lunetta, stampa un tremendo 42-24. Passano pochi secondi e Jonusas sale a quattro falli (Amoroso segna il suo decimo punto e firma il +20). La Juve è ko, completamente stordita ed incapace di reagire alla grandinata di punti (-24 al minuto 18). Segna anche Campani e lo scarto diventa mortificante (50-24). Per fortuna il primo tempo finisce ed è 53-27 (anche -29).

TERZO PERIODO

La bomba di Cinciarini apre le danze anche se si comincia, seriamente, a pensare al 78-67 dell’andata. Caserta, almeno, ha un obiettivo ed è quello di conservare il doppio confronto. Forse questo ha detto Sacripanti negli spogliatoi visto che i bianconeri sembrano maggiormente cattivi anche se in attacco si fa una fatica disperata a muovere il tabellone (58-32 al 23′). Jonusas è tra i pochi che ci prende, peccato che i falli abbiano condizionato la sua partita, ed infila il siluro del 60-37 al 25′. Ma è un attimo visto che Gentile continua la sua via crucis perdendo il quinto pallone di una serata da dimenticare (19 di squadra) e Cinciarini continua a sparare (-28). Non c’è luce in fondo al tunnel, meno male che ci sono i tifosi che non smettono un secondi cantare mentre il popolo sutorino espone uno striscione contro capitan Di Bella. Suona la penultima sirena, all’ultimo ‘stop and go’ è 71-48 col buzzerbeater volante di Burns.

QUARTO PERIODO

Onestamente si attende solo la sirena per dare fine a questa bastonata e fare ritorno, mesto, a casa. Dopo 31 minuti segna Mordente dalla lunga distanza, decisamente troppo tardi. Continua il duello tra la tifoseria casertana e Valerio Amoroso mentre non ci sono speranze di conservare il doppio confronto. Finisce e Dibo esce senza salutare la sua curva e viene ulteriormente fischiato. Partita da cancellare, la peggiore da quando Wise e Chatfield hanno fatto i bagagli. E la salvezza è ancora tutta da conquistare.

SUTOR MONTEGRANARO – JUVECASERTA  97-76

SUTOR MONTEGRANARO: Steele 9, Cinciarini 16, Panzini, Perini, Slay 9, Freimanis 6, Campani 5, Di Bella 11, Mazzola 2, Johnson 2, Burns 24, Amoroso 13. All. Recalcati.
JUVECASERTA: Maresca 3, Jonusas 17, Mordente 3, Marzaioli, Michelori 1, Akindele 24, Sergio 2, Gentile 10, Cefarelli, Jelovac 16. All. Sacripanti.
ARBITRI: Sabetta, Aronne, Martolini.
PARZIALI: 22-18, 53-27, 71-48


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