Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Antonio Musto presidente del Villa Literno. Il massimo dirigente ha preso le distanze sull’aggressione subita sabato dall’arbitro in occasione del match casalingo contro il Casagiove. “Il gesto di un singolo non può far scomparire il calcio a Villa Literno anche perchè abbiamo contribuito a identificare l’aggressore e siamo rimasti solidale alla terna. Se pur spiacevole e brutto il gesto del dirigente che sottolineo una persona di 80 anni, non ha per fortuna avuto conseguenze gravi. L’ arbitro non ha avuto bisogno delle cure mediche; io sono stato vicino alla terna e sono rimasto tutto il tempo con loro. Hanno preso le decisioni senza pressione. Nel rispetto delle regole ho chiesto scusa a nome della società per lo spiacevole episodio. Non penso che ci siano i presupposti per una radiazione. Purtroppo la nostra città, come altre in questa zona, è una città difficile per certi versi, ma proprio in questi comuni che lo sport deve essere presente per il recupero sociale di molti giovani a rischio. Se ci arrendiamo e la diamo vinta a chi non la pensa come noi sbagliamo perché non è cancellando il calcio che si risolvono i problemi. Anzi dobbiamo insistere e cambiare la mentalità di certe persone, sono loro che devono adeguarsi a noi, al nostro modo di vivere il sociale. E certamente non il contrario”.