Il fardello di due sconfitte consecutive ha sicuramente un peso nel corpo e nella mente, ma la Juve non ha certamente voglia di piangersi addosso. Con questa mentalità, con la grinta di sempre, con la voglia di non mollare mai e tornare a muovere la classifica, la banda di Sacripanti è di scena questo pomeriggio al Ca’ de Somenzi per una sfida che, ormai, si ripete da tempo immemore. Oggi Cremona, qualche anno fa era Soresina, ma il Pala Radi resta un campo particolarmente gradito ai colori casertani. E’ vero che l’ultimo precedente dice Vanoli, ma la cabala è tutta dal lato dei ragazzi in canotta bianconera. Non si vince certo coi numeri del passato, ma le lastre di legno cremonese sono particolarmente gradite. Oggi sarà battaglia vera tra due compagini non ‘esteticamente’ bellissime e per palati fini, ma decisamente dotate di grandi doti umane e guerriere. Oggi si vince con la spada e non certamente con il fioretto. E’ tutto apparecchiato per una partita cruciale nel cammino di tutti e due i team, mentre Pino Sacripanti è carico e motivato in vista del match odierno.
In che condizioni vi presentate sia fisicamente che moralmente viste le due sconfitte consecutive…
«Speriamo di poter recuperare Akindele ed anche tutti quelli che nel corso della settimana hanno accusato piccoli acciacchi – sottolinea coach Pino Sacripanti nell’immediata vigilia di questo ennesimo spareggio ‘salvezza’-. Dalla partita con Milano abbiamo avuto tanti segnali positivi, anche se limitati nell’arco temporale. A Cremona dovremo essere bravi a dare le stesse risposte fornite contro l’EA7 Armani, ma per l’arco di tutti i 40’ e non a sprazzi come successo domenica mattina».
Cremona, invece, è reduce da pesantissimi successi esterni che le hanno permesso di muovere la classifica e tornare in acque più tranquille. Oggi, però, ci si gioca una fetta importante dello ‘scudetto’ di entrambi i team: la salvezza…
«Sicuramente Cremona sta vivendo un buonissimo periodo e, per di più, gioca davanti al pubblico amico che sa rendere il Pala Radi un campo molto difficile. Purtroppo per noi, oggi incrociamo il cammino contro una squadra in grande salute, come dimostrano ampiamente le ultime prestazioni che hanno permesso ai nostri avversari di dimostrare il loro valore e di tornare in una posizione di classifica più serena rispetto a qualche settimana fa. La Vanoli, infatti, viene da due importanti vittorie consecutive e mette in campo una pallacanestro fatta di energia, talento individuale e coinvolgimento di tutti i giocatori nel sistema offensivo».
All’andata vinse Caserta per 63:60 al termine di una partita veramente brutta e poco spettacolare. Si inizia a ragionare anche in ottica ‘doppio confronto’ e tre punti non si possono, comunque, gestire e quindi è come se si partisse 0-0 anche in quest’ottica.
Tanta acqua è passata sotto i due ponti da quel pomeriggio a Pezza delle Noci…
«Sì, decisamente molta sia per noi che per loro. Noi, come tutti sanno ormai, abbiamo cambiato completamente fisionomia rispetto a quel giorno ma anche la Vanoli ha avuto degli importanti cambiamenti. Rispetto a quella partita, ha modificato il suo roster inserendovi giocatori di grande classe e personalità, come quel Brian Chase che anche noi abbiamo contattato, anche se poi non abbiamo avuto la possibilità di concludere il suo ingaggio. Ci aspetta, perciò – continua il tecnico bianconero a poche ore dalla palla a due – una partita molto dura».
Tanti incroci, quanto amarcord per una gara affascinante: la Juve si dovrà difendere dal ‘muro croato’ Andro Stipanovic che ha lasciato tantissimi estimatori all’ombra della Reggia ed ha cambiato marcia con l’arrivo di Gresta al posto di Caja. E poi Chase che sfida quella che doveva essere la sua squadra, come detto in precedenza da Sacripanti; erano veramente vicinissime le parti, Chase aspettava solo l’ok per partire. Ok mai arrivato ed ora veste il biancoazzurro. Destini incrociati.