Gresta e la rinascita di Cremona



Gresta coach di Cremona
Gresta coach di Cremona

«Questo pomeriggio ci aspetta una partita da guardare sotto due punti di vista ed entrambi importantissimi. Da un lato affronteremo una squadra che viene da un momento delicato, ma dall’altra ci giochiamo due punti importanti per la classifica e quindi per il nostro obiettivo finale». Non ci gira intorno il timoniere della Vanoli, Gigi Gresta, che nella sua classica conferenza stampa di presentazione alla sfida della domenica, colpisce dritto nel segno concentrando il tutto su quello che il punto fondamentale di questa giornata. Quella che andrà di scena al Pala Radi di Cremona, infatti, sarà un vero e proprio ‘face to face’ se non decisivo, ma fondamentale per la corsa alla salvezza da ambo le parti. Certo la Juve parte con il vantaggio di aver mantenuto il fattore campo nel match di andata e quindi può partire con una sorta di mezzo passo in più rispetto agli avversari, ma dall’altra parte quella in campo non sarà certo la stessa squadra che tutti gli aficionados bianconeri hanno ammirato calcare il legno del Palamaggiò mesi addietro. Differenze da ritrovare non solo in nomi nuovi, come quello di Chase (che paradossalmente giocherà con Caserta, ma da avversario dopo i tanti tentativi di coach Sacripanti di portarlo all’ombra della Reggia dopo l’addio a Wise e non andati a buon fine per motivi economici ndr), ma differenze di spirito; differenze di fiducia e di interpretazione di quello che fanno in campo. Tutto è arrivato dal cambio della guardia in panchina, dall’avvicendamento dell’ammiraglio al comando del vascello che passo dopo passo, vittoria dopo vittoria sta provando ad attraccare al molo giusto della salvezza.

«Un passo importante verso il nostro obiettivo – ha continuato lo stesso Gresta – contro una squadra che fa del proprio orgoglio e dell’aggressività, specialmente in difesa, una delle armi principali e che ha usato in questo ultimo periodo per arrivare anche a successi importanti nel girone di andata come per esempio quello contro Cantù e contro Sassari, tanto per citarne qualcuno. E poi non vorrei che passasse in secondo piano che domenica scorso ha messo in netta difficoltà una squadra come Milano che poi è riuscita ad avere la meglio solo perché è una corazzata. Una squadra ostica e da affrontare con la dovuta cautela e concentrazione, cosi come abbiamo fatto nelle ultime uscite. Dalla nostra avremo la spinta della consapevolezza di mettere un mattone importante e fondamentale nella corsa alla salvezza considerando gli eventuali otto punti sull’ultima in classifica e che il calendario propone uno scontro diretto come quello tra Biella e Pesaro, ma non dovremo mai abbassare la guardia».



Su cosa punta?

«Su un qualcosa che fino a questo punto non è mai venuto meno: il sostegno del pubblico. Da quando sono arrivato a dirigere questa squadra è stata una costante che non è mai venuta meno. I nostri tifosi sono stati sempre presenti sugli spalti per sostenerci ed allora è a loro che mi affido per darci quella spinta ulteriore per riuscire a battere una squadra come Caserta».


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