CASERTA. – E nemmeno contro l’ultima in classifica la Casertana riesce a fare punti in casa. Sembrava un turno semplicissimo per i falchetti, ci si aspettava una facile vittoria e secondo posto in classifica, scavalcando il San Basilio, ed invece, parliamo ancora di una cocente sconfitta che stavolta allontana, definitivamente, i rossoblu dalla capolista Torres. C’è amarezza e delusione e tanta rabbia.
LE FORMAZIONI. Di Nola, squalificato, conferma la stessa formazione vittoriosa di sette giorni fa per dieci undicesimi. Esordio per Bonanno, non c’è Gennaro Esposito. Un solo cambio, rispetto alla formazione di domenica scorsa, anche per Stefano Ferretti, c’è Severini nell’undici inziale al posto di Mereu.
PRIMO TEMPO. Prima conclusione della gara verso lo specchio della porta, al 5’, è di Corsale che chiama Boccolini ad una respinta in angolo. Al 9’ cross falla sinistra di Ruscio, colpo di testa di Toscano, a lato. Ancora il numero otto rossoblu alla conclusione, al 13’, tiro impreciso. E quando meno te l’aspetti passa in vantaggio il Civitavecchia al 16’, con un gran gol al volo di Spina che colpisce un traversone dalla sinistra di Di Giacomo. Tutto molto bello. La Casertana impiega 50 secondi a riequilibrare l’incontro grazie a Varsi che di destro trafigge Boccolini. Il Civitavecchia, ultimo in classifica, non ci sta ad essere la vittima predestinata, anzi è molto intraprendente e punge soprattutto con Piciollo. Al 25’ i nerazzurri passano di nuovo in vantaggio con Piscopo che, appostato sul secondo palo, è bravo a recuperare un cross dalla sinistra di M. Luongo e a battere Longobardi. Ed ancora una dormita difensiva condanna, per il momento, i falchetti. Al 28’ Bonanno prepara benissimo il tiro che è deviato in angolo da buona posizione. Il 4-4-2 di Ferretti diventa inattaccabile per la Casertana che non trova sbocchi e tenta la via del gol con tiri dalla distanza, come al 40’ con Corsale. Un po’ di nervosismo nel finale costringe il direttore di gara ad ammonire Ruscio e Ferretti che “discutevano” per nulla pacificamente su un presunto calcio di rigore (fallo ai danni di Bonanno) non assegnato ai falchetti.
SECONDO TEMPO. Si comincia il secondo tempo con Martone al posto di Toscano e Ippoliti al posto di Orilia. La Casertana passa ad uno spregiudicato 4-3-3 nel tentativo, ovvio, di recuperare l’incontro. Al 6’ st trattenuta in area di Cirillo su Severini e l’arbitro non esita ad assegnare un penalty ai nerazzurri. Di Giacomo spiazza Longobardi ed affonda la Casertana. La strada si fa sempre più ripida. Sotto di due gol e colpiti nell’orgoglio i rossoblu si buttano in avanti e sono premiati. Aumentano i tiri dalla bandierina. All’11’ st i falchetti accorciano le distanze con Martone che di testa su cross di Corsale beffa il portiere. Dopo qualche minuto Scotto toglie un difensore, Scognamiglio, e mette in campo Alvino un esterno di centrocampo. Casertana a trazione anteriore. Ed il Civitavecchia si difende optando per un 5-3-2 che garantisce maggiore copertura a Boccolini. I falchetti attaccano a testa bassa. E sfiorano il pari con Martone, al 26’ st, su un sinistro di Corsale. Il tempo vola, la Casertana ha fretta e non sempre è lucida nel costruire il gioco. Ancora una volta, immancabilmente, i rossoblu palesano seri limiti caratteriali e di gioco al Pinto. In campo anche Ancione con Martone, Palumbo, Alvino e Varsi. Tanto fumo e poco arrosto. Un sussulto, al 45’ st, su un tiro dal limite di Varsi parato in due tempi dal portiere. La gara finisce dopo 5 minuti di recupero. I falchetti lamentano qualche infelice decisione del direttore di gara, ma è poco. La Casertana, onestamente, ha fatto ben poco per vincere l’incontro. E dall’altra parte non c’era la Torres o il San Basilio o la Sarnese ma il Civitavecchia, ultimo in classifica con 13 punti punti, nessuna vittoria in trasferta (prima di adesso) e con appena 4 reti all’attivo. E ne fa 3 in una sola gara e vince la prima proprio qui a Caserta.
Anche il fanalino di coda Civitavecchia, che non hai mai assaporato un successo fuori casa, espugna il Pinto, ormai terra di conquista per troppi. L’arrembaggio finale della Casertana non ha dato frutti. E’ la sesta sconfitta (su undici incontri) casalinga. Con questi numeri non si va da nessuna parte. Ciò che si costruisce fuori casa si distrugge inspiegabilmente a Caserta.
CASERTANA – CIVITAVECCHIA 2-3
CASERTANA: Longobardi, Cirillo, Pezzullo, Corsale, Gargiulo, Scognamiglio (dal 15’ st Alvino), Ruscio, Toscano (dal 1’ st Martone), Varsi, Palumbo, Bonanno (dal 27’ st Ancione). A disp.: Sestile, P. Esposito, Mastellone, Maresca, Ancione, Alvino, Martone. All.: Di Nola (sq.) – in panchina Scotto.
CIVITAVECCHIA: Boccolini, Orilia (dal 1’ st Ippoliti), Ferretti (dal 31’ st Cavaliere), Bacchiocchi, Ciafrei, Piscopo, PIciollo, Spina, Di Giacomo (dal 20’ st Di Crescenzo), Severini, M. Longo. A disp.: R. Longo, Roccisano, Bertino, Ippoliti, Cavaliere, Brutti, Di Crescenzo. All.: Ferretti.
ARBITRO: R. Agrò di Terni. Assistenti: Turiano e Ditto di Reggio Calabria.
MARCATORI: Spina al 16’ pt, Varsi al 17’ pt, Piscopo al 25’ pt, Di Giacomo (rigore) al 7’ st, Martone al 10’ st
NOTE: spettatori 500 circa; angoli 12-1 per Casertana; ammoniti Scognamiglio (27’ pt), Ruscio (45’ pt), Ferretti (45’ pt), Bacchiocchi (4’ st), Gargiulo (8’ st), M. Longo (22’ st); Di Crescenzo (32’ st); rec.: 2’ pt-5’ st