Ancora non sono stati smaltiti la rabbia e lo sconcerto in casa Hermes Casagiove per quanto accaduto sabato pomeriggio, al termine della gara contro la Qualianese. L’aggressione ai danni del direttore sportivo Roberto Corsale, avvenuta al campo sportivo “Santo Stefano” della città napoletana, è l’ennesimo episodio squallido di un calcio che sta perdendo tutti i propri valori. Dopo aver conosciuto la sconfitta sul campo con il punteggio di 2-1, la società giallorossa diventa vittima di un comportamento ignobile da parte di gente che della società qualianese fa parte: il secondo episodio che riguarda le due squadre, a distanza di due anni da un’altra aggressione incresciosa. Ma questa volta il dirigente dell’Hermes non la farà passare liscia ai presunti protagonisti di questa storia, ed è pronto ad intraprendere le vie legali per frenare una volta per tutte i loro modi deplorevoli. Visibilmente deluso dall’avvenimento ed in prognosi riservata per sette giorni (secondo il referto medico), il direttore sportivo Roberto Corsale preferirebbe non rilasciare alcuna dichiarazione ma ci tiene ad inviare un messaggio all’intero mondo del calcio, affinchè non accadano più episodi di questo tipo: “Improntato fin da bambino sul rispetto del prossimo, valore che tendo ad esprimere nella vita quotidiana e nel mondo del calcio, non accetto la possibilità che succedano certe prevaricazioni, soprattutto quando poi si tratta di un semplice gioco. Da anni mio padre Michele trasmette a tutti i bambini, che muovono i primi passi con la scuola calcio dell’Hermes, messaggi contro la violenza; dover fare i conti con episodi del genere ti fa perdere la speranza. Cosa mai possiamo insegnare ai nostri figli, se ci comportiamo in questa maniera?”. Una domanda che dovrebbe essere indirizzata a coloro che questi atti li commettono, ed anche con una certa successione. E’ ora che il calcio archivi la sua vena violenta ed anzi si affidi a valori ben più positivi. Basta con questi atteggiamenti intimidatori, basta con la violenza. Il calcio è un gioco e come tale va trattato.