Il Gladiator ha dovuto attendere l’ultimo minuto della ventesima giornata per usufruire del primo rigore a favore. Strano ma vero, la società nerazzurra del presidente Lazzaro Luce non si era vista assegnare alcun rigore durante questo campionato, fino all’episodio accaduto al 93’ del match di Sant’Antonio Abate. Il difensore locale Esposito è intervenuto sul cross di Viglietti ed ha toccato la palla con il braccio. Il direttore di gara non ha avuto esitazioni nel decretare il penalty, peraltro frutto di polemiche dai parte degli abatesi, ai nerazzurri che è stato capitalizzato da Tommaso Manzo. Al clan sammaritano non è sembrato vero assistere ad una scena del genere, poiché fino a questo momento i vari arbitri non hanno assegnato alcun rigore a Borrelli&soci per falli più o meno evidenti. Aver goduto di una sola realizzazione su calcio di rigore, su 31 goal stagionali, è un dato importante per capire come il Gladiator sia riuscita a conquistare il secondo posto in classifica, senza aver bisogno di concessioni arbitrali ma anzi potendo contare su un proprio gioco ben delineato. Ma il Sant’Antonio Abate non ha preso bene questa decisione arbitrale che ha mandato su tutte le furie i vertici dirigenziali che hanno pensato di dimettersi per quanto accaduto, però dal campo e dalle immagini si nota che l’arbitro è stato bravo nel fischiare un rigore sacrosanto, poichè il tocco di mano ed il conseguente rigore ci sono tutti: una responsabilità che non tutti gli arbitri si prenderebbero all’ultimo minuto di recupero di una partita infinita.