Per il Clan non è di certo una giornata facile. Piove, il campo è pesante e nella testa c’è ancora viva, fresca, l’immagine di Maria Paola. Il suo ricordo, il suo funerale, l’estremo atto compiuto dalla diciottenne il giorno dopo il suo ultimo allenamento, il primo dopo mesi di inattività. Non è facile scrollarsi tutto di dosso. In più ‘piange anche il cielo’ e tutto sembra ancora più drammatico. Poi, però, arrivano i genitori di Maria Paola, Giuseppe e Rita, composti nel proprio immenso dolore quasi a voler rincuorare, loro, un ambiente scosso fino alle fondamenta. Eh sì, perché i ragazzoni che prendono in campo tante botte senza dire una parola, pochi giorni fa al funerale, ma anche dopo, piangevano. Alle ore 11 sul campo c’è la squadra di Domenico, il fratello di Maria Paola, e la famiglia Rauso è lì per il minuto di raccoglimento, attorniata dai genitori degli altri ragazzi e dai dirigenti del Clan. Così il papà Giuseppe: “Non potevamo non esserci, perché vogliamo ringraziare la società, le ragazze ed i ragazzi che ci stanno dando un supporto straordinario in questi giorni e poi perché per Maria Paola il rugby era importante e noi l’abbiamo sempre sostenuta nella sua scelta. Era felice su questo campo”. L’Under 20 perde contro un fortissimo Benevento, la capolista, ma lottando per onorare la propria compagna e Domenico, che non se l’è sentita di scendere in campo.
Alle 14,30 Giuseppe e Rita sono ancora al ‘Francesco Casino’ per esserci anche per la prima squadra, impegnata contro il IV Circolo. Uno striscione viene posizionato sulla recinzione a fondo campo dalle sue compagne e recita così: “Corri più forte, più su, più in là e vai a fare meta”. Il minuto di raccoglimento è intenso, mentre intanto la pioggia cessa di scendere, Parte l’applauso e le ‘fratelle’ di Maria Paola partono con il proprio urlo di battaglia: “Follia” ripetuto. “Volevo sottolineare degli aspetti che forse ai più non sono chiari – afferma il signor Giuseppe – e cioè che mia figlia aveva tanta voglia di vivere e di reagire alla sua malattia. Non per niente non ne avevamo mai fatto mistero ed in più aveva intrapreso un percorso molto duro per venirne fuori. Ha sempre lottato. Poi, forse avrà avuto un dolore o un peso che per noi è difficile da immaginare ed ha compiuto il gesto estremo, non ce l’avrà fatta più, ma ci metteva tutte le sue forze. Il ricordo di mia figlia vivrà in questi ragazzi”, conclude con la moglie Rita e il figlio Domenico (ed altri parenti) accanto, Giuseppe commosso, ma sempre composto.
La partita è iniziata e dopo due punizioni imprecise, nel pantano, da parte del IV Circolo il Clan va in meta con Delle Femine al termine di un’azione ‘di piede’, anche in campo l’urlo è liberatorio, Alessio Villano scivola sulla trasformazione e non centra i pali (5-0). Al 22’ la meta di Paolo Villano che va a toccare lo striscione per Maria Paola alzando l’indice verso il cielo. La conversione c’è per il 12-0. Poco dopo Busico si prende un’ammonizione. Entra Cipullo per Picone e si cambia un po’ lo schieramento. Nella ripresa entra anche Leonelli per Andrea Di Tella. Al 58’ da una maul Cocchiaro riesce a schiacciare in meta il pallone e la trasformazione c’è (19-0). Le squadre restano in 14 per due ammonizioni e il Clan segna ancora con Alessio Villano che poi trasforma la sua marcatura per il 26-0 e soprattutto il punto bonus. Al 72’ ancora Alessio Villano segna la quinta meta con Basilio Picone che converte (33-0) e nel finale l’arbitro non accorda il vantaggio al IV Circolo, bloccandolo mentre un proprio giocatore sta andando in meta e poi Cocchiaro fa tutto da solo per la meta numero 6 per il Clan (Picone non trasforma) per il 38-0 finale che arriva sul fischio del direttore di gare. Il Clan fa 9 vittorie su 9 gare e continua la sua corsa nel girone Campania 1 di Serie C.
Tutti sotto lo striscione a fine gara, abbracciati a rendere omaggio a Maria Paola con gli applausi di tutti i presenti. Vittoria, manco a dirlo, dedicata a lei: MP.