Lazzaro Luce sceglie il regalo del 2013 per il Gladiator: “Il restyling del Mario Piccirillo”



Il presidente del Gladiator Lazzaro Luce

I primi 365 giorni vissuti completamente da presidente dello storico club nerazzurro hanno garantito a Lazzaro Luce un posto in prima fila nella cornice dei grandi della storia del Gladiator. Nell’arco di pochi mesi, il noto manager arienzano ha risvegliato il languorino calcistico di una città spenta come Santa Maria Capua Vetere e l’ha riportata in fretta e furia in serie D, grazie ad un escamotage degno dei migliori film d’avventura. Eterno sarà il dilemma tra chi preferiva la promozione sul campo e chi si è ben accontentato di salire in D tramite l’acquisto del titolo. Di questo complesso interiore non interessa nulla all’uomo nuovo del calcio sammaritano, esaltato dal pazzesco girone di andata disputato dai suoi ragazzi: “A dir poco entusiasmante il mio debutto nell’Interregionale con una partenza sgusciante che ci ha permesso di assicurarci tante belle soddisfazioni. Ce la siamo giocati fino all’ultimo istante contro armate ben più attrezzate di noi, riuscendo a mantenere intatto uno dei tanti record della mia gestione sammaritana: il Gladiator rimane l’unica squadra imbattuta in Italia in 17 partite. Anzi, non la smetto di rosicare poichè paghiamo lo stato di un terreno di gioco che ci ha tolto una manciata di punti. Non voglio essere pesante su questo argomento; quando parlo della ristrutturazione dello stadio la mia è una spinta propulsiva nei confronti degli amministratori che hanno l’obbligo di realizzare il patto stabilito in estate. Mi rasserena, poi, il fatto di essere al secondo posto dietro ad una società come l’Ischia che ha speso quattro volte più di noi. E’ spropositato per questa categoria investire 2 milioni, questa è l’unica cosa che ci tengo a precisare dopo la polemica scaturita da mie parole negli ultimi giorni”. Da vero lottatore Lazzaro Luce non alza bandiera bianca nel discorso promozione e rivela qual è il regalo che vorrebbe veder avverarsi nel 2013: “Noi abbiamo le qualità per vincere ma, innanzitutto, bisogna vedere quanto regge la capolista isolana. Noi non  molleremo, consapevoli che all’appello mancano 51 punti che possiamo conquistare con l’apporto dei nuovi acquisti De Rosa, Tortora e Schettino. Parlo poco dello scorso anno, poiché soffrivo troppo e non mi divertivo mai. Era nato un clima esasperato che mi stava allontanando dal calcio, passione a cui mi sono riavvicinato nuovamente in questa stagione. Se dovessi scegliere un regalo per il 2013? Scelgo uno stadio con condizioni dignitose, niente in particolare. Una squadra come la nostra, che sta rappresentando in maniera eccellente la città del Foro, non può misurarsi alla pari con le altre su un terreno di gioco scandaloso ed un impianto fatiscente. E’ logico che tanti tifosi preferiscano il divanetto di casa per assistere alla Serie A. Questo, però, non è un alibi per i cittadini di Santa Maria Capua Vetere che, fatta eccezione per i fedelissimi, non danno il giusto sostegno ai beniamini sammaritani. Un appello è doveroso, affinchè il vasto pubblico presente in diverse gare sia una costante di questo 2013, anno che può rilanciare il Gladiator verso gli stupendi lidi della Lega Pro”.




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