Juve, Luise non ha dubbi: “Puntiamo sul gruppo”



Sergio Luise

Ventiquattro ore ancora e poi sarà tempo di derby, sarà tempo di chiudere l’anno ed una prima parte di stagione che per i colori bianconeri si spera che possa essere solo un brutto ricordo. Una prima parte fatta di addii, una prima parte fatta di cambi, partenze e nuovi arrivi, ma soprattutto di una finestra che ormai sembra chiusa da tempo per la gioia di tutti gli aficionados di Terra di Lavoro. Ovviamente si sta parlando di quella economica, di quella legata ai conti e alle cifre che qualche mese fa aveva fatto vacillare tutto il sistema bianconera mettendo in serio preallarme l’intero popolo cestistico bianconero. Un vacillare che è poi scomparso cosi come uno alla vota i vari Wise e Chatfield dando il la, paradossalmente, a quell’amalgama di gruppo che, nel momento di difficoltà, ha saputo tirare fuori tutta la propria rabbia e tutta la propria voglia di stupire arrivando a mettere in cascina vittorie importanti, come quella contro Cantù o a sfoggiare prestazioni di grande livello contro formazioni ben attrezzate come Brindisi e Venezia. Purtroppo queste ultime due uscite hanno dimostrato che a volte il solo cuore non basta, che la sola voglia di stupire serve, ma fino ad un certo punto. Ed allora ecco che due palloni persi banalmente in Puglia sono costati la vittoria e quella che sarebbe stata la seconda impresa consecutiva, mentre qualche problemino con le zone miste e quindi qualche palla persa ed il tecnico nell’overtime fischiato a Gentile, hanno vanificato il tentativo di superare qualche posizione, già da ora, all’interno della fila che si sta formando per le Final Eight di metà stagione. Una sconfitta bruciante soprattutto in virtù del gioco e del vantaggio espresso nel primo tempo dai bianconeri cosi come ha avuto modo di spiegare anche lo stesso Sergio Luise: «La prima cosa che dovevamo fare – ha commentato l’assistente in panchina di coach Pino Sacripanti – era quella di chiudere il primo tempo con un vantaggio quanto meno di due possessi. Questo perchè tornare in campo con tale vantaggio avrebbe significato avere noi il coltello dalla parte del manico, mentre Venezia doveva sin da subito rischiare qualcosa per recuperare il terreno perduto. Invece sul finire del primo tempo abbiamo commesso qualche errore di troppo in fase di esecuzione dei giochi in attacco e questo ci ha penalizzato in termini di punti persi nel vantaggio lasciando anche a loro lì’ultimo tiro del tempo, quando invece dovevamo finire noi con il pallone tra le mani. Nel secondo tempo, poi, abbiamo continuato ad avere problemi con la zona e questo ci ha un po’ puniti lasciando tiri aperti a Venezia. In un finale del genere e punto a punto, ci può statre che gli episodi facciano la differenza cosi come per esempio il tecnico fischiato a Gentile».
E’ una sconfitta che pesa più per la classifica o per il morale?
«Credo che la sua incidenza l’abbia avuta su ambio i fronti. Vincere contro Venezia avrebbe significato allungare sulle ultime in classifica e quindi stare più tranquilli dal punto di vista della salvezza, senza pensare alle Finale Eight o i primi otto posti. Dobbiamo salvarci e quindi ci guardiamo indietro. Dal punto di vista del morale, invece, quei problemi alla zona ci hanno innervositi e quindi ci abbiamo lavorato in settimana».
All’orizzonte è sempre più vicino il derby, che partita ti aspetti?
«Una partita difficile tra due squadre che sono alla ricerca di una vittoria importante. Avellino per la situazione di classifica, noi per scrollarci di dosso queste due sconfitte sul filo di lana. Certo avremo meno pressione, ma non per questo sarà una passeggiata, anzi. Gli irpini sono una squadra molto atletica di cui conosciamo le individualità, ma con il cambio del coach molto meno dal punto di vista del gruppo. La reazione dopo la pesante sconfitta ce l’aspettiamo, ma sappiamo anche quali sono i nostri punti di forza. Domenica, più che mai, dovremo puntare sul gruppo, dovremo puntare sull’esecuzione in attacco ed in difesa di insieme, solo cosi possiamo provare a tornare a casa con la vittoria e spezzare una sentire di sconfitte che dura da quando siamo tornati in Lega A».




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