Nemmeno il tempo di festeggiare il Santo Natale e Enzo Maiuri ha ricevuto, con qualche ore di ritardo, il “regalo” riservatogli dalla Casertana. Il tecnico milanese è stato sollevato dall’incarico di responsabile della prima squadra. Eppure, nonostante la cocente, ennesima sconfitta casalinga, non sembrava che Maiuri fosse finito sul banco degli imputati. Arrivato a Caserta in sostituzione di Di Nola, Maiuri ha provato in tutti i modi a risollevare le sorti della squadra rossoblu. I 13 punti nelle prime 7 gare non sono bastati a Di Nola per rimanere sulla panchina casertana. Maiuri sapeva di affrontare una sfida importante, Caserta ha fame di successi e non vuole più aspettare. Lui ha provato a stimolare i calciatori, li ha “bacchettati” in più di un’occasione anche nel tentativo di avere una reazione che ad un certo punto è parsa esserci stata. Una squadra che non riesce ad essere “squadra”, calciatori dal curriculum importante che soprattutto al “Pinto” palesano un rapporto problematico con il pallone. Un parco under di certo non di primissimo livello. Maiuri doveva dare una scossa. Con qualche intervento sul mercato sembrava che le cose potessero andar meglio. Vittoria in casa con il Budoni, splendido successo a Torre del Greco. E quando tutti si aspettavano, finalmente, il vero volto della Casertana, ecco i rossoblu sciogliersi come neve al sole nella gara interna con il San Basilio. Si, ancora una sconfitta casalinga. La sindrome Pinto ha colpito ancora e dopo Di Nola (esonerato dopo la sconfitta interna con Lupa FrascatI), anche Maiuri perde la panchina dopo un ko interno. L’ex tecnico del Brindisi non si è mai nascosto, spesso ci ha messo la faccia. E lascia Caserta rammaricato per non esser riuscito a dare gioia a quei tanti tifosi “che rimarranno sempre nel mio cuore” (parole di Enzo Maiuri). Da encomiare per onestà, professionalità ed onestà. Purtroppo il suo ruolino di marcia, 16 punti in 10 gare, non è stato giudicato dalla dirigenza di valore e pertanto Lombardi ha ritenuto opportuno cessare il rapporto con il tecnico. Al posto di Maiuri, dopo un rapido giro di incontri e sondaggi con alcuni allenatori liberi, torna Mario Di Nola. E se l’esonero di Maiuri è stata una sorpresa, il ritorno di Di Nola è sembrato quasi scontato. Di bravi allenatori liberi non ce sono molti, chi è stato contattato non ha trovato l’accordo, e l’aver virato verso Di Nola, che comunque conosce già la piazza e parte dei calciatori, sembra esser stato quasi scontato. L’ex trainer del S. Antonio Abate avrà una seconda chance a Caserta. Chissà se i programmi della società sono cambiati. Alcuni mesi fa si “sussurrava” che si puntava al salto di categoria e c’erano i presupposti per vincere il campionato. Oggi che la vetta è lontana 8 punti la sfiducia sembra aver preso il sopravvento. Ma tutto può ancora succedere. Il calcio, si sa, è imprevedibile. Però adesso per raggiungere la vetta bisogna scalare una montagna.