Sotto l’albero di Natale questa Juve dei ‘miracoli’ vuole scartare l’ultimo regalo. E che regalo sarebbe battere Venezia, allontanarsi ulteriormente dalla zona caldissima della classifica e continuare a strizzare l’occhio ad un sogno chiamato Final 8. Insomma, tantissimi motivi per dare il massimo, come solitamente sta succedendo a questa squadra capace di andare oltre ogni limite fisico e tecnico. Una squadra che sta facendo leva sul cuore immenso dei suoi atleti e sulla voglia di lottare insieme: una voglia che, sicuramente, avrà il debuttante Luigi Sergio che, dopo aver lavoro da agosto con il team, è riuscito a strappare un contratto anche per il perdurare dell’assenza di Dario Cefarelli (la fascite plantare non gli da tregua). Per il maddalonese si corona il sogno di una vita: essere parte di una compagine di Lega A dopo aver fatto tanta gavetta nelle minors. La stessa voglia che avrà l’esterno Dan Mavraides al suo esordio casalingo… senza canotta numero 18 come successo a Brindisi ma con un più consono 16. Il passaportato americano ha già dimostrato di essere un giocatore affidabile, non un fenomeno ma certamente uno che sa qual è il suo ruolo e quello che può dare alla sua squadra. C’è il ritorno in campo di Stefano Gentile dopo la sbornia di celebrità post All Star Game dove, all’esordio con la canotta della Nazionale, non solo ha segnato 17 punti ma è stato capace di vincere l’mvp di giornata ed oscurare il fratello più celebre Alessandro. Torna in campo, da ex nuovamente, Tim Bowers mentre, ormai, per l’altro ex Eric Williams siamo prossimi al taglio. Servono altri motivi per rendere il Palamaggiò una bolgia come visto con Cantù? No, possono bastare questi. Una partita che potrebbe lanciare i bianconeri in una posizione fantastica mentre i veneziani sarebbe completamente invischiati nella zona calda. Eppure, alla vigilia, la Reyer fa paura, tanta paura. Venezia, però, sta deludendo: il budget messo a disposizione di coach Mazzon era da tranquilla posizione playoff ed, invece, i lagunari arrancano in fondo alla classifica. Sacripanti, però, non si fida… e fa bene: «Se andiamo a confrontare il valore dei singoli giocatori è evidente che il pronostico non possa che essere loro favorevole – ammette con la solità onestà coach Sacripanti -. Hanno una formazione completa, lunghissima e con tanto talento ed atletismo in tutti i reparti ed hanno colmato l’assenza dell’infortunato Fantoni con il tesseramento di Hubalek. Hanno tantissime soluzioni sia sugli esterni che vicino a canestro. Insomma sono una compagine quadrata e coperta in ogni reparto».
Come volete interpretare questa partita difficile che, però, potrebbe regalarvi una spinta clamorosa verso la salvezza?
«Il nostro piano partita – continua il tecnico bianconero a poche ore dalla palla a due del match contro Venezia – non può che prevedere concentrazione massima in difesa in modo da rendere difficile ogni azione. Una squadra come la nostra deve mettere in campo sempre il 101% di aggressività nella propria metà campo ed in attacco ha la necessità di interpretare nel migliore dei modi ogni singolo possesso. Ed è quello che dovremo cercare di fare anche domani, affrontando il confronto con la massima concentrazione, così come abbiamo fatto in queste ultime gare».
Un match da vivere intensamente anche perchè è certa la presenza di tantissimi emigranti che, approfittando delle festività natalizie, sono scesi a casa. E, qui, la società è stata pronta e brava nell’iniziativa di permettere agli abbonati di comprare un biglietto, da regalare ad un amico, ad un prezzo vantaggioso. Insomma tutto è pronto per un’antivigilia natalizia di grandissima pallacanestro sulle storiche lastre di legno di Pezza delle Noci.
Infine nell’intervallo della partita è prevista la premiazione delle formazioni giovanili che la scorsa stagione sportiva conquistarono l’accesso alle finali nazionali di categoria (under 15) ed il titolo di campione regionale (under 13).