E’ difficile commentare la prestazione di una finale, dopo che ti sei visto sfilare di mano dallo Sparta Pomigliano lo scettro di campione in carica nella crudele lotteria dei rigori: è stata questa l’unica strada percorribile per determinare l’esito di un match stupendo che ha regalato emozioni fino all’ultimo istante. Uno sconfortato Gerardo Lieto esprime tutta la sua delusione per una partita che avrebbe potuto regalare il secondo trionfo consecutivo nella Coppa Italia regionale e che, invece, di colpo gli ha negato un nuova grossa soddisfazione, utile a dimenticare del tutto le tossine amare dello sfortunato derby perso contro il Futsal Gladiator. Il condottiero di Sparanise, sorretto emotivamente dal suo figlioletto, non avrebbe nulla da dire, ma invece preferisce elogiare tutta la squadra per la grande prestazione che ha svolto: “Credo che entrambe le squadre abbiano dato spettacolo in una delle partite più strane che ho mai visto in un campo di calcio a 5. Peccato che ciò non abbia giovato a nostro favore, poiché i rigori ci hanno sbattuto la porta in faccia di un nuovo trionfo. Ma si sa che quella è una lotteria che implica gioia per una squadra e dolore per un’altra: questa volta ci è capitata a noi male, ma questo non deve far dimenticare la grande prestazione di tutti i miei calcettisti che hanno fatto di tutto per alterare un pronostico sfavorevole alla vigilia”. Ecco la sua telecronaca degli attimi concitati di questa finale: “Siamo stati sotto per 2-0 fino a quattro minuti dalla fine, poi abbiamo cacciato quella cattiveria che ci ha permesso di segnare due goal in tre minuti, in maniera tale da acciuffare il pareggio a pochi istanti dal termine. Nei supplementari loro si sono riportati in avanti, ma ancora una volta siamo stati straordinari a pareggiare quando il gong stava per suonare. Nutro rammarico per due cose. In primis per il fatto che nei tempi supplementari non abbiamo usufruito neanche di un tiro libero, nonostante loro già erano caduti nel bonus di sei falli, un assillo che mi gira e mi rigira in testa, poi l’immagine più viva è l’ultima azione del match, quando Davide De Crescenzo ha avviato un contropiede che poteva essere letale qualora avesse servito Davide Cecere, pronto a fare goal. Purtroppo il suo istinto gli ha detto di non passare la palla ed è svanita un’occasionissima che potevamo sfruttare meglio. Si sa, Davide è un giovane, croce e delizia di questa squadra, ma non posso dirgli niente perché ha svolto una grande gara”. Ora il campionato diventa l’unica competizione per i rossoneri del presidente Pasquale Galluccio che oggi pomeriggio affrontano in trasferta alle 15 lo SportMania Eboli al PalaDirceu: “Se riusciamo a mettere in campo la stessa rabbia, cattiveria agonistica e ritmo che abbiamo messo in campo in questa finale contro lo Sparta Pomigliano, possiamo giocarcela a viso aperto con tutti. Non abbiamo obiettivi ma se utilizziamo queste componenti, possiamo arrivare lontani”.