E’ il minuto 35′ di una gara giocata in trasferta, in equilibrio, che magari sarebbe finita con una sconfitta, il risultato conta poco, un contatto di gioco duro, uno sgambetto, la tua atleta cade e sente dolore. Per la serie “quando piove, grandina” quell’atleta è Michela Santonastaso e il responso medico non è certo positivo: frattura composta del capitello radiale. Per il Centro Diana non è certo un momento positivo. Sta lavorando come un matto Palmisani per dare un’identità ad un gruppo che, dal suo arrivo, non fa che progressi sotto ogni profilo del gioco ma sembra che la sfortuna continui ad accanirsi. Per l’atleta che con classe ed esperienza illumina il gioco con tocchi felpati, rimbalzi di pura voglia e assist al bacio, la diagnosi parla di un mese di stop forzato. Dunque non ce la farà a recuperare per i prossimi match difficili contro Santa Marinella, Brindisi e San Raffaele, che se già difficili alla vigilia, lo saranno ancor di più. Una perdita non da poco per l’ex giocatrice di Porto San Giorgio che stava viaggiando a una media eccezionale di 12 punti e 9 rimbalzi, giocando quasi sempre l’intero match senza pause, con la stessa foga e agonismo che sono le sue doti che la contraddistinguono. Un’assenza condizionante per l’attacco del Centro Diana che sarà privato di una delle sue realizzatrici più imprevedibili, capace di buttarsi dentro ma anche di mettere quei piazzati dalla media e lunga distanza (30% dai 6,75) che risultano cruciali quando si attacca la zona. Una perdita che però si farà sentire a rimbalzo, perchè quelle sue carambole dovranno essere compensate dal lavoro che Innocente, Correra e Mallardo dovranno eseguire. Ci saranno di sicuro più minuti adesso, ed una nuova chiamata di responsabilità per la giovane Valeria Popolo che per caratteristiche tecniche e tattiche è quella che più può avvicinarsi alle qualità della Santonastaso. Di certo, starà a coach Palmisani preparare nuove contromisure in vista del delicato match con Santa Marinella che ha ottimo asse play-pivot che sa punire con continuità dentro e fuori l’arco.