Non può essere contento del risultato del match odierno l’ambizioso club nerazzurro che sembra essere rimasto vittima di un incantesimo, avviato da quell’errore incredibile di Mazzeo nella sfida contro l’Ischia di tre settimane fa. La squadra sammaritana ha perso quello smalto iniziale che aveva messo paura alla corazzata isolana, avvicinata ad un punto tale da essere raggiunta al primo posto. Ma, da tre turni tutto è cambiato e l’Ischia di Sasà Campilongo ha preso il largo con quattro punti di distacco ottenuti in due turni. Una scarsità di rendimento che l’allenatore sammaritano Luigi Squillante addebita ad alcuni fattori determinanti: “Invece di soffermarmi sulle condizioni di un terreno di gioco ai limiti della praticabilità che ci penalizza oltremodo, ci tengo a sottolineare la prestazione scadente del direttore di gara che ha condotto in maniera deplorevole il match. Non capisco il motivo di interpellare un arbitro di Treviglio che non ci ha capito niente dal primo all’ultimo minuto, eseguendo delle decisioni tutto fuorchè giuste”. Il suo allontanamento, decretato dall’arbitro a pochi minuti dal termine, ha fruttato l’escandescenza del tecnico che spiega le sue ragioni: “Le mie proteste erano provocate da una mancata ammonizione di un calciatore sinnico già sanzionato con il giallo. Ho chiesto al direttore di gara il motivo per cui, invece, Leone è stato cacciato fuori per un fallo non da cartellino e lui ha deciso di buttarmi fuori. Peccato, perché ero sicuro di poter vincere la gara che, peraltro meritavamo, ma le assenze di Manzo, Terracciano e Bonavolontà sono determinanti in un momento non felice per noi”.