La vittoria, ottenuta seppur con il minimo scarto contro la Viribus Unitis, rilancia le ambizioni della Virtus Carano nel girone A di Eccellenza. La rete siglata da Francesco Mortelliti al 44° del primo tempo ha deciso un match che sembrava stregato, sulla falsariga delle due sfortunate precedenti esibizioni contro Real Ortese e Florigium che hanno lasciato due miseri punticini in regalo al club aurunco. Ora, questa parentesi negativa è stata archiviata ed alle pendici del Massico si sogna un incredibile quanto possibile passaggio in vetta alla graduatoria. Con il pareggio conseguito da tutte le altre concorrenti, la Virtus del presidente Achille Sauchella si ritrova ad appena due punti di distacco dalla capolista Progreditur Marcianise, un dato che aumenta l’entusiasmo di tutti quelli che per la maglia gialloblù ci soffrono e che tifano sin da quella nascita avvenuta nel 1962. Come nelle migliori favole per bambini, nell’anno del cinquantennale il glorioso sodalizio caranese potrebbe conquistare quella promozione in Serie D che la scorsa stagione è sfumata per un niente. Ma per coltivare questo sogno c’è ancora tanto da lavorare, di questo ne è certo il sagace allenatore Salvatore Ambrosino, giunto da due mesi a Carano ma qualificabile tra coloro che stanno dando una marcia in più alla squadra: “L’equilibrio che vige in questo campionato ci permette di cullare uno scenario, inaspettato ad inizio stagione. Nonostante due mezzi passi falsi con Real Ortese e Florigium che ci lasciano un mare di rimpianti, siamo ad un passo dalle posizioni di vertice grazie alla fondamentale affermazione contro la Viribus Unitis. E’ stata una partita in cui contavano solo i tre punti e siamo riusciti ad ottenerli con una prestazione discreta. Non abbiamo corso tanti pericoli, ma la paura di essere raggiunti nel finale è stata tanta. Il rammarico è infatti di non aver chiuso prima la pratica con la rete che ci avrebbe consentito di terminare la gara in maniera tranquilla. E’ appena iniziata la finestra invernale di mercato e noi stiamo sondando il mercato per integrare elementi che possano aumentare la qualità del nostro scacchiere, senza compromettere l’equilibrio che si è creato all’interno del gruppo”.