La pantera Mario Pagliuca sbarca a SanMarcoTrotti. Un feeling immediato col presidente Antonio Nuzzo sin dal primo incontro:una stretta di mano tra galantuomini ,un rapido cenno d’intesa sugli obiettivi da perseguire, idee chiare e voglia di vincere in comune. Splende a SanMarcoTrotti la stella di Mario Pagliuca che non ha minimamente preso in considerazione importanti offerte giunte dall’eccellenza. SanMarcoTrotti la sua prima scelta voglioso di confrontarsi in una piazza affamata di grande calcio con alle spalle una società abile nel rispettare gli impegni con tutti i calciatori. Di questi tempi una rarità..
Al termine della gara di domenica scorsa contro il Sant’Arpino viene sancito il matrimonio tra la pantera ed il SanMarco Trotti. Il calciatore è deciso a far grande il SanMarco e dopo rapide battute con i tifosi ricordando la sfida dello scorso anno tra SanMarco Trotti ed Acerrana si tuffa immediatamente in questa nuova e fantastica avventura. Le prime parole da neo attaccante del SanMarcoTrotti infiammeranno di sicuro la piazza pronta ad esplodere di gioia di fronte alla prima rete ufficiale:”San Marco Trotti è una piazza importante. Mi piacciono i rapporti umani. Vengo a SanMarco Trotti perché credo nella persona del presidente Nuzzo la persona giusta per stimolarmi sempre a far bene. Ho avuto richieste dall’eccellenza ma non le ho minimamente prese in considerazione perché penso al lato umano e calcistico. Ringrazio il gruppo che mi ha accolto alla grandissima. La mia scelta è stata fatta per il presidente. Smentisco le dicerie sul mio ingaggio alto. Ho fatto fare tutto al presidente: l’importante è che mi faccia star bene. La piazza è ambiziosa. Ci sono gli ingredienti per puntare alla vittoria del campionato. Ci sono gli ingredienti per puntare alla vittoria del campionato. Il Quarto non ha questi grandi giocatori per vincere il torneo. Ne sono certo. Da oggi il SanMarco punterà ad un campionato di vertice. Ho visto giocare il Quarto e il SanMarco che gioca a pallone con palla a terra. Per me il Quarto non è squadra da vertice. L’impegno col Mondragone. Resterò come presidente del Mondragone. Il titolo della SanPio è stato acquistato in estate dalla famiglia Pagliuca e manterrò gli impegni presi. Il calcio è sempre stato rappresentato dalla mia famiglia. Oggi tutti mi hanno abbandonato a livello economico e parecchi sponsor sono venuti meno. Ho una grande dignità e sabato scorso sono sceso in campo con nove under contro il Quarto. Io ce l’ho la dignità a differenza di qualche gladiatore di Mondragone che poteva disputare la sua ultima partita in maglia granata ed andarsene. Ognuno fa le sue scelte. I ragazzi mi hanno dato ampie soddisfazioni. Sui giovani si può lavorare. Son certo che con due innesti si può puntare alla salvezza. Chiunque sia interessato a rilevare la società sono interessato per qualsiasi discorso. Di mestiere faccio il calciatore e oggi sono un calciatore del SanMarcoTrotti”.