Un autentico miracolo sportivo. Con appena sei uomini, senza due stranieri, Caserta piega la corazzata Cantù inanellando la terza vittoria di fila. Inizio pirotecnico firmato da sette punti consecutivi di Jonusas. Caserta accumula quattro lunghezze di vantaggio e Cantù si affida ai canestri di Cusin per rintuzzare il prolifico attacco avversario. I bianconeri sembrano in serata e colpiscono ripetutamente con Gentile e Maresca (18-13 alla prima pausa). I lombardi non hanno il miglior Markoishvili e allora è Cusin a prendersi i suoi sulle spalle firmando il primo sorpasso al 16’ (24-25). La difesa casertana regge e un gioco da tre punti di Akindele vale il 29-24. Ma la chebolletta ha molte armi a sua disposizione: Tabu riporta la contesa in perfetta parità e all’intervallo si va sul 34-34. Molti errori nel terzo; percentuali bassissime, appena due punti a testa segnati nei primi cinque minuti. I canturini riescono a prendere l’inerzia dell’incontro con i canestri di Tyrus e Brooks (38-42). Gentile e Leunen si sfidano a suon di bombe ed è lo stesso play a tenere vivi i suoi con altri quattro punti consecutivi (46-46). L’ex Casale è scatenato, sembra il grande Nandokan e il Palamaggiò si infiamma su una sua schiacciata ad inizio quarto periodo. I biancoblù però riescono a tirare fuori dal cilindro i missili di Markoishvili e Mazzarino che valgono il +6 (50-56).Il georgiano replica a Jonusas, ma è Jelovac a firmare il 57-59 e poi 60-61 con un’altra tripla. Dall’altra parte quinto fallo di Cusin che lascia la contesa e Caserta trova con il solito Jelovac il sorpasso (63-61). Sembra il canestro della svolta, ma break di 6-0 ospite e per la Juve sembra finita. Mazzarino ha l’opportunità di chiudere i giochi ma fa1/2, palla a Gentile che non ci pensa due volte infilando il canestro dell’overtime. Il cuore bianconero non smette di battere. Akindele va fuori per falli, ma i compagni continuano a lottare con le unghie. Mordente griffa il 75-71, Tabu sgancia affrettatamente la bomba del sorpasso e i liberi di Marco Mordente fanno piangere di gioia i 5000 del Palamaggiò. Finisce 76-74, nuovo miracolo a Caserta.