Doveva succedere prima o poi. E’ successo. Nell’angusta e tracimante furore agonistico palestra De Amicis di Tremestieri, si ferma la marcia della Codere battuta 3-0 dalle forti siciliane. Dopo ventiquattro successi consecutivi, quindi, l’Invincibile Armada rosanero deve issare, momentaneamente, bandiera bianca. Capita. E’ successo a tutti, anche a Napoleone. Successo meritato quello delle etnee dimostratesi decisamente più in palla e capaci di sfruttare al massimo la giornata poco felice delle casertane. Nella Volalto stavolta si ha ben poco da salvare. Muro, ricezione e battuta non hanno vissuto la loro giornata migliore, le bande hanno sofferto parecchio e la difesa non è stata così impeccabile come in altre circostanze. Insomma, la classica partita storta da cancellare immediatamente.
Primo set
Fasi iniziali della contesa molto equilibrate. Catania, forse aiutata da un campo decisamente stretto, si trova più a suo agio rispetto alla Codere. (8-6). Boteva cerca di tenere vivo l’attacco volaltino, ma al di al della rete è attentissima la difesa siciliana(16-14). Il set è appassionante. Le campane, dopo aver a lungo inseguito, riescono anche a mettere la freccia. Si arriva ad un passo dal traguardo. Tremestieri riesce ad annullare due palle set e chiude il parziale sul 30-28. Come inizio gara niente male.
Secondo set
Da incubo l’inizio del secondo set . Le etnee, in piena trance agonistica, scattano sull’8-1. Monfreda manda nella mischia Salzillo al posto di Armonia. Le rosanero soffrono in ricezione. Catania difende benissimo. Caserta fatica in attacco. Così al time out tecnico il tabellone recita 16-10 Tremestieri. L’inerzia del match è tutta siciliana. Quando, poi, anche al fortuna volta le spalle a Fattaccio e compagne, capisci che anche questo parziale è andato. 25-20.
Terzo set
La Codere non ci sta. Gagliardi rileva Ricciardi. Caserta comincia discretamente il set. (4-8), prima 12-14 al time out tecnico. Purtroppo, però, le battute sbagliate vanificano quanto di buono costruito nelle azioni precedenti. Tremestieri pare aver trovato tutte le contromosse per stoppare le rivali. Così, riesce a recuperare il passivo e si presenta in parità per il rusch finale. Sarà ancora una volta lei a tagliare il traguardo a braccia alzate. 25-23. L’invincibile Aramada è colpita, ma non affondata. Le rosanero si ritirano in buon ordine per preparare prontamente il loro riscatto.