«Quella contro la Juve sarà per noi una partita particolare ed importantissima non solo per il momento che stiamo vivendo, ma specialmente per tutta la stagione agonistica. Quella con i bianconeri, rappresenta il momento verità della nostra stagione». Parole forti, parole da leader e da giocatore che sa di dover fare e dare un qualcosa in più ad una squadra, quelle di Daniele Cavaliero, come quella pesarese, un qualcosa in più in campo per poter riuscire a raggiungere l’obiettivo finale: passare in maniera indenne questa stagione. Lo stesso della Juve, lo stesso della formazione che questo pomeriggio scenderà in campo contro la Scavolini che in comune a Caserta ha anche una situazione economica e societaria non certo idilliaca, tanto per usare un eufemismo. Ed allora sarà una sfida dal valore indicibile. Quaranta minuti in cui verrò messa in palio una grandissima fetta di salvezza. I vincitori, infatti, non solo potranno contare sul primo dei due scontri a favore ne confronti dei vinti, ma avranno la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti e lontano da quella zona paludosa e piena di sabbie mobili rappresentata dalla parte in cui la parola retrocessione regna in maniera sovrana.
«Di sicuro siamo in grado di dire che qui a Pesaro abbiamo vissuto dei momenti migliori anche dal punto di vista del risultato dal campo – ha continuato l’ex Montegranaro ai media marchigiani, nella presentazione di un match che negli anni lo ha sempre visto protagonista di grandi prestazioni quando il bianco ed il nero di Caserta gli si è parato davanti agli occhi -. E’ anche normale che la serie di sconfitte ed un momento non facile possa determinare quel pizzico di nervosismo in più che rende lem cose molto più difficili di quanto questa striscia di sconfitte possa determinare. Però fa parte del gioco e credo che come squadra siamo stati in grado di iniziare la preparazione a questa partita con lo spirito giusto ed adatto a chi sa di non potersi permettere grandi errori. Tutti sanno che quello che si vede in campo la domenica è lo specchio degli allenamenti della settimana. Un detto che in questo caso ci sta a pennello, perché in questa settimana abbiamo dato tutto quello che avevamo per preparare una sfida cosi importante».
Ma messa in cascina la parte in cui è stata analizzato il valore della sfida, all’esterno marchigiano sono state sottoposti altri due argomenti fondamentali: come ci si riprende da una striscia del genere ed il peso della leadership in un momento fondamentale: «Due sono i modi da perseguire per uscire da questo momento: giocare di gruppo e restare concentrati per tutta la partita. Siamo consapevoli del nostro valore e dei nostri limiti, ma se riusciamo a giocare di gruppo possiamo farcela. Ed è per questo che le individualità contano poco anche se so e sono consapevole di essere un giocatore importante e fondamentale per questa squadra, ma dobbiamo superare le partite di Brindisi e Reggio Emilia tutti assieme. Ripeto dopo una serie di sconfitte è anche difficile trovare la serenità giusta per essere lucidi, ma vogliamo rompere questo momento a tutti i costi. I tifosi? Quando si perdono tante partite è difficile andare sotto la curva a salutarli, ma è un atto più che dovuto e per quanto mi riguarda lo faccio con piacere perché amo questa città e la gente che la circonda».