Sabato diverso dal solito, il Centro cerca un sorriso



Il Centro Diana Maddaloni

Settimana tribolata per il Centro Diana, atteso, dopo due sconfitte consecutive contro Athena e Sorrento, che guidano la classifica, ad un match proibitivo contro una delle corazzate del girone: il Civitanova Marche. La sconfitta di Roma ha lasciato i suoi strascichi, portando alle dimissioni di coach Grillone, che lascia dopo quasi 2 anni il sodalizio maddalonese. Sulla panchina, ci sarà Massimiliano Palmisani, l’anno scorso con ottimi risultati col Gymnasium Caserta delle giovani (prima del fallimento della società) e poi con le giovanili di Saces Dike Napoli. Un coach con esperienza e che già conosce bene l’ambiente, la squadra e le ragazze, essendo stato fino alla settimana passata l’assistant coach. Di sicuro una scossa forte all’ambiente che speriamo possa incidere e in meglio sulle ragazze. Il modo con cui è arrivata la sconfitta contro l’Athena, che ha giocatrici giovani ma di grande spessore a livello nazionale, è lil punto da cui ripartire per superare questo momento di crisi. L’atteggiamento in campo deve essere quello di una squadra nuova, dinamica, che sappia convincere e giocare per tutti i 40 minuti senza alternare alti e bassi.
Ma la partita si tinge di giallo: con una delibera comunale, a seguito degli incidenti occorsi domenica scorsa nel match del San Michele, il sindaco Cerretto ha disposto la chiusura del Pala Angioni Caliendo, di fatto obbligando il Centro a giocare a porte chiuse oggi (inizio ore 18). «E’ una decisione che ci sorprendere e penalizza – afferma il vicepresidente nonchè main sponsor (New System) Sandro De Mauro -. La Lega non ha accettato questa decisione quindi ancora non sappiamo se giocheremo in casa a porte chiuse o andremo su un altro campo. E’, comunque, umilante per noi che facciamo tanti sacrifici per tenere in vita questo club. E’ umilante anche per Dario Santonastaso che sta facendo i salti mortali per tenere alto il nome di Maddaloni. I problemi del palazzetto sono risaputi e ci sono da anni ma solo ora se ne sono accorti dopo aver sentito tante promesse non mantenute dal sindaco durante la festa promozione dello scorso anno. Il problema andava risolto prima non adesso, tanto più che non vediamo mai forze dell’ordine al palazzetto nonostante ne facciamo richiesta regolare. Siamo stati penalizzati e se il Comune vuole allontanare le squadre da questa città, ci sta riuscendo. Noi non abbiamo mai chiesto niente al sindaco, paghiamo il nostro regolare fitto del campo ma almeno chiediamo di essere trattati con giustizia».
In tutto questo marasma c’è una partita da dover giocare. Avversario però tosto e arrabbiato, questa Civitanova Marche. Tosto, perchè ha un roster che competerebbe alla pari con molte squadre di A2, con giocatrici di esperienza e di grande talento. Arrabbiato perchè si trova in un momento di forma non certo esaltante specie dopo la sconfitta di settimana scorsa in casa contro Potenza, non certo una corazzata. Tra le protagoniste della gara, di sicuro, merita la menzione Marica Gomes, giocatrice di maggior spicco del roster marchigiano, ex giocatrice e bandiera prima delle Pantere Caserta che centrarono la A1 e che poi si spostò a Maddaloni sempre ad altissimi risultati in massima serie alla corte di Massimo Riga. Un’atleta con grande mano e visione del gioco, che ha infiammato per anni il Pala Angioni Caliendo e che di sicuro non farà mancare il suo saluto in quello che può essere considerato un “ritorno a casa”. Altre punte di diamante del roster ospite sono Felicita Zerella, pivot forte a rimbalzo ma con mano dai 6,75 invidiabili, l’anno scorso alla Saces Napoli, nonchè Tania Montecuccio, altra lunga con pedigree importante. Sulle esterne, oltre alla Gomes, fari puntati sul play Perini, ottimo distributore del gioco e sull’ex Battipaglia Elena Ardito. Ad allenare la squadra marchigiana è un’allenatrice americana, Mary Ann Dillier, e ci sarà tanta curiosità per vederla all’opera. Maddaloni dovrà cercare prima di tutto di chiudere l’area pitturata, sfruttando e tanto sia i centimetri di Innocente, Correra e Mallardo, ma anche uscendo sul 4 perimetrale magari con quintetti un po’ atipici, con Santonastaso e Popolo che possano uscire e contestare i piazzati delle lunghe avversarie. Sulle esterne ci sarà bagarre, e molto conterà su chi riuscirà ad avere il ritmo e la sua gestione nelle proprie mani. Servirà un ottimo utilizzo delle panchine per far fronte a una squadra che ha 10 effettivi al suo attivo tutti con esperienza e forza. Il divario in classifica di soliti due punti è bugiardo rispetto alla mole delle due formazioni, ma sfruttare il momento poco felice delle avversarie, può e deve essere la soluzione per credere nella vittoria e ottenerla a ogni costo.

Domenico Landolfo-Camillo Anzoini




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