Le parole rilasciate dal tecnico Sergio La Cava, sulle colonne del Roma nella rubrica “Io la penso così”, hanno destato più di qualche polemica nell’ambiente nerazzurro. Avvisato di ciò da chi lo conosce bene per trascorsi calcistici, l’esperto allenatore non ha esitato un attimo per cercare di chiarire un piccolo caso mediatico di cui egli è stato un protagonista involontario. L’ex trainer di Potenza e Battipagliese, padre dell’attaccante del Pomigliano Mario La Cava, smentisce categoricamente quanto riportato nell’articolo uscita presso il Roma, con l’intento di stemperare gli animi di chi possa aver frainteso le sue dichiarazioni: “Sono rimasto totalmente sorpreso dal senso affibbiato alle dichiarazioni che ho rilasciato nelle ore posteriori alla partita di campionato tra Gladiator e Grottaglie. In primis voglio anticipare che, come detto in maniera errata nell’articolo precedente, non ho assistito alla gara poiché quella domenica ero impegnato alla cerimonia delle nozze d’oro dei miei consuoceri, quindi in nessun caso sarei potuto essere presente. Contattato per via telefonica, ho semplicemente detto che mi ha meravigliato il fatto che il Gladiator, allora posizionato al secondo posto in classifica, avesse pareggiato contro il Grottaglie. Questa è l’unica affermazione, da cui poi è nato il putiferio. Proprio per questo motivo chiamerò anche il giornalista de il Roma, per capire cosa è successo e perché mi ha messo in bocca parole che non ho detto”. Da consacrato uomo di calcio, per via delle grandi avventure vissute in tanti anni di calcio, Sergio La Cava svela anche un piccolo siparietto nato con un calciatore del Grottaglie e ci tiene a precisare una volta per tutte l’onestà e la buona fede delle sue dichiarazioni: “Alla vigilia dell’incontro telefonai al portiere del Grottaglie, Anastasia, e gli dissi scherzando di non prendere gli stessi goal presi ad Ischia. A fine partita, sia a lui che al giornalista ho ripetuto le stesse affermazioni, cioè quanto fossi meravigliato di questo risultato. Lungi da me esser stato l’autore di quelle parole, non c’era motivo di denigrare il Gladiator, società che sta facendo bene e che è piena di calciatori che ho allenato in passato come Gismondo Gatta ed Andrea Di Pietro. Voglio fare un plauso particolare al tecnico Luigi Squillante, anche lui come me è un allenatore che ha fatto tanta gavetta e sono contentissimo che stia facendo ottime cose con il Gladiator. Ribadisco il concetto, sostenuto più volte: non mi sarei mai permesso di rilasciare certe affermazioni, per di più su una squadra campana. Spero con quest’intervento di aver chiuso finalmente una polemica che mai avrei voluto nascesse e che è giusto sia chiarita una volta per sempre”.