La massima dimostrazione del campionato che non ti aspetti. Tutto racchiuso in due parole: Cimberio Varese. Una formazione che in estate ha cambiato tutto e tutti rivoluzionando quelli che erano stati gli schemi della passata stagione ponendo forse quello che è il primo pezzo di un puzzle vincente da cinque vittorie in altrettante uscite di campionato: Frank Vitucci. L’ex Allenatore di Avellino che ha portato gli irpini a dei risultati praticamente inaspettati con un roster ridotto, tanto per usare un eufemismo, è stata al momento la scelta azzeccata da parte di una società che ha voluto investire su di un allenatore che nonostante tutto e gli anni a Treviso, non aveva certo trovato la strada spianata nel corso della carriera da allenatore. Un inizio di stagione, dunque, che non solo consacra lo stesso Vitucci all’interno del Gotha del Basket italiano, ma ha rivoluzionato un campionato che all’apparenza doveva essere scontato quasi quanto quello degli anni scorsi con la classica regola che cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Ed allora i fattori cambiati nell’ordine dovevano essere rappresentati dal passaggio di consegna tra la Mensana Siena e l’Olimpia Milano ed il risultato un campionato dominato da una squadra con l’altra che prova a fare la festa alla rivale. Alla fine questo passaggio di consegne non c’è mai stato anche perché Milano più che dominare è stata dominata da quasi tutte le avversarie in questo momento nelle tre sconfitte mandate a referto, mentre Siena è riuscita a salvare, in un certo senso, capra e cavoli con qualche sconfitta ma anche con l’alibi di un roster che in un modo o nell’altro doveva iniziare da capo. Ed una di queste sconfitte è arrivata proprio contro Varese, proprio contro quella società che nemmeno qualche anno fa attraversava un periodo di crisi finanziaria almeno simile a quello bianconero. Un periodo che diede vita ad uno dei primi esempi di consorzio tra chiunque per dare una mano alla società e che cosi come a Montegranaro è riuscito nel suo scopo, cosa che non si può certo dire di quello avviato dalla compagine di Pezza delle Noci non molto addietro nel tempo. Una vittoria, quella contro la MenSana di coach Banchi, che qualcuno poteva anche considerare come un fulmine a ciel sereno o un evento particolare, cosi come accadde quando la Juve dello scorso anno di Smith e Stipanovic sorprese i campioni guidata da Vitucci, ha rullato per bene all’esordio l’Enel Brindisi, ha sistemato sette giorni dopo Avellino (forse l’unica di seconda fascia tra le prime cinque ndr) per poi passare rispettivamente a Siena, Bologna ovviamente Virtus e dulcis in fundo alla Cantù di Andrea Trinchieri. Tutte vittorie importanti, tutte vittorie fatte di intensità, velocità e precisione cosi come dimostra il 53% di media fino a questo momento da due ed il 39% abbondante dalla lunga distanza. Certo ci sono ancora 19 palle perse da registrare, ma in compenso i varesini ne recuperano 13 e hanno chiuso fino ad oggi con un totale di 67 assist per una media di 12,2 ad allacciata di scarpa. Dulcis in fundo, il miglior realizzatore? Tale Ebi Ere (21 punti con oltre il 50% sia da 2 che da 3) che all’ombra della Reggia dovrebbero ben ricordare.