Gladiator, la parola al presidente Luce



Il presidente del Gladiator, Lazzaro Luce

Il pari contro il Grottaglie è oramai alle spalle e si pensa già al prossimo match esterno contro il Brindisi in casa Gladiator. Oggi gli allenamenti sono continuati a San Prisco, dato che il ‘Piccirillo’ ha ospitato la gara infrasettimanale della Juniores di mister La Manna che ha battuto 3-1 il Savoia, confermandosi al primo posto in classifica nel girone L di categoria. Squillante per la gara di Brindisi dovrà fare a meno di Bizzarro, squalificato per 4 giornate dal giudice sportivo, dopo il rosso rimediato domenica, ma anche a Del Sorbo perché incappato nel quarto giallo stagionale. A questo punto faranno comodo i due ultimi acquisti in ordine di tempo e cioè De Falco e Mazzeo (anche se entrambi non hanno ancora tutta una partita nelle gambe). Il Gladiator non è più soltanto una matricola terribile quando si è giunti alla decima giornata (ancora da disputare), con il presidente Luce che ci tiene a sottolineare: “Oramai siamo passati allo status di ‘piccola realtà’. Al Gladiator va dato atto di aver messo un po’ di pepe in questo campionato e di aver sovvertito molti pronostici. Resta il fatto però che bisogna restare con i piedi per terra e continuare a fare bene perché la classifica è corta. Dobbiamo, infatti, guardarci le spalle dal Bisceglie, ma anche dal Foggia, ad esempio, che è tornato in corsa”. I risultati, però, sono incoraggianti: “Con il passo falso dell’Ischia e il nostro mezzo stop, abbiamo rallentato, ma siamo in vetta. Un risultato che fa piacere, ma i risultati non vengono per caso. Stiamo lavorando alacremente per un obiettivo tutti da colui che il lavoro più umile, passando per i giocatori e il mister fino ad arrivare a me. Questo è importante: la volontà di fare bene, al di là di discorsi di soldi o altro. Infatti, basta vedere i risultati del nostro settore giovanile per capire che si sta lavorando bene, in quel caso grazie a Governucci e al presidente Salzillo che ne è il responsabile, ma anche a tutti quelli che impiegano il loro tempo per i ragazzi”. Il mese di novembre non sarà facile per il Gladiator, ma Luce non nasconde più di tanto: “Se vogliamo accontentarci di 7/8 punti non possiamo avere una media promozione e quindi significa che ci vogliamo accontentare. Ma sono calcoli che lasciano il tempo che trovano. Bisognerebbe vedere contro chi vinciamo o contro chi pareggiamo. Ovviamente so che i ragazzi in campo daranno il massimo per fare bene in questo mese impegnativo. Ma Monopoli ed Ischia le partite con noi le devono giocare, ed in più hanno dimostrato di essere battibili, dopo tutto”. Un appello il patron nerazzurro lo fa alla città dopo aver letto le medie spettatori dall’inizio dell’anno: “Bisogna essere onesti, credo che siamo anche al di sotto dei 650 spettatori paganti, poi con gli accrediti e tutto il resto siamo lì. Siamo una realtà in crescita, con un pubblico esigente, ma dovrebbe starci vicino tutta la città, senza parlare solo nei bar o sui social network della squadra. Alcune di queste squadre sono capoluoghi di provincia, tra l’altro. Piacerebbe anche a me fare il presidente a Matera dove ci potrebbero essere introiti intorno agli 800mila euro stagionali solo derivanti dai tagliandi. Con questo voglio dire che vorrei vedere il ‘Piccirillo’ pieno, ma con una struttura accogliente, senza divieti scellerati magari se si pensa che nemmeno più un ombrello si può portare al campo. Anche se con una squadra prima in classifica mi aspetterei più tifosi sugli spalti, comunque. Al di là del prezzo del biglietto a 10 euro. Cosa cambierebbe con 7 euro a biglietto? Avremmo gli stessi introiti, e purtroppo non possiamo concedere l’ingresso libero per una questione di costi di gestione”. Lazzaro Luce ci tiene a sottolineare una cosa importante, in conclusione, riguardo gli ‘under’: “In Campania ci sono squadre di un certo blasone e nei rispettivi gironi in cui sono inserite le compagini della nostra regione vediamo una Turris che domina, una Sarnese eccellente, il Gelbison che sta facendo benissimo, per non parlare di Savoia e altre realtà importanti. In queste squadre giocano tanti giovani e giovanissimi di assoluto talento e nelle convocazioni del ct della rappresentativa di D scorgo solo due ‘campani’ come Armeno e Manfellotti. Dico agli osservatori di visionare di più le squadre campane perché ci sono tantissimi talenti che potrebbero venir fuori”.




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