Una Juve da applausi batte Montegranaro, mantiene inviolato il proprio campo e si assesta nel gruppone a quota 4. Notizie positive dal parquet. Non è il caso di gridare alla svolta, ma sicuramente una scossa c’è stata dopo la scoppola di Biella ed il taglio di Wise. In Piemonte i bianconeri hanno fatto schifo (parola di Marco Mordente, ancora una volta tra i migliori), contro la Sutor hanno tirato fuori cuore, attributi e cattiveria. Una difesa che ha eretto un muro invalicabile nella ripresa, un gruppo che ha saputo lottare su ogni pallone, un team che prende forma: Caserta c’è, vuole esserci, vuole stare lontano dalla palude e pensare a vivere un’annata serena. Brava Juve visto che Montegranaro era avversario tutt’altro che facile. Bene ancora una volta Akindele che cresce gara dopo gara, positivo Jelovac, determinanti le tre M (Mordente, Maresca, Michelori), prezioso Jonusas, continuo Chatfield, cattivo (sportivamente parlando) Gentile. I dividenti sono positivi ovunque e la vittoria non fa una grinza. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Bene. Intanto il futuro imminente è abbastanza interessante da seguire: bisogna vedere chi va a prendere il posto di Wise (sempre Chase in pole ma la palla è nelle mani di Sacripanti) e come cresce, se cresce, il progetto bianconero. Dalla riunione di domenica pomeriggio non è trapelato nulla: bocche cucite, voglia di non sbottonarsi ma in parterre abbiamo rivisto Corvino. Forse è uno degli uomini pronti ad avvicinarsi alla Juve. Ce ne sono altri che attendono un segnale per muoversi. Insieme si deve crescere e tenere Caserta in A.
BENTROVATO STEVAN. Prova gagliarda di Jelovac: veramente encomiabile la sua dedizione alla causa ed il suo apporto. Forse ancora non è in grado di capire che puo’, anzi deve, essere un titolare in A dopo aver fatto lo specialista, che usciva dalla panchina, in Turchia. Qui deve dare minuti, punti ed energia: con la Sutor c’è riuscito e deve farlo ancora. Anche gli occhi sono migliori: meno spaesati, piu’ vispi e desiderosi di far vedere che, lui, in A ci deve stare. Mi ha commosso una sua difesa su Steele dopo un cambio difensivo: ginocchia basse, sguardo cattivo sul pallone, scivolamento pregevole. Avanti Stevan, la strada è meno impervia.
BUON SANGUE NON MENTE. Dopo tempo immemore, un Gentile tornava nel quintetto base della Juvecaserta. Da Nando a Stefano e non facciamo paragoni perchè non è il caso. Stefano ha approcciato male la gara (8 punti di Steele presi sul viso), i falli a carico e la fatica nel prendere in mano la squadra. Poi, quando la palla ha cominciato a pesare… ecco il sangue dei Gentile. Punti, assist, leadership e finalmente un sorriso. Ecco Stefano, ecco il ragazzo che vogliamo vedere sempre in campo: sei a casa, tranquillo. Forse ha inciso anche un particolare scaramantico passato quasi inosservato: alla quarta partita, ha deciso di cambiare il suo numero di canotta passando dal 16 iniziale al nuovo e dorato 22. Il mio numero, tra l’altro. Bravo Ste.
OTTIMISMO. E’ quello che manca in tutto l’ambiente attanagliato da paura, scetticismo ed una voglia di vedere in negativo ogni cosa. Giustamente Sacripanti ha bacchettato tutti in sala stampa: qui è un successo avere una squadra in campo, avere la Lega A e, comunque, conservare una posizione nel gotha. E, vuoi o non vuoi, questa squadra ha 4 punti in 4 partite. Non male, direi, visto che non ha mai giocato al completo, che non ha un americano (per giunta il play) e che deve fare i conti con diversi problemi fisici. Chi pensa positivo, ha cose positive. Ecco, forse, sarebbe il caso di essere meno ‘con la puzza sotto il naso’ e concentrarsi su quanto sia bello vedere le canotte bianconere sul legno.
CAPITANO MIO CAPITANO. Ormai, sinceramente, non c’era proprio curiosità per vedere l’accoglienza che sarebbe stata rivolta all’ex capitano bianconero Fabio Di Bella. Lo scorso anno si era visto come il popolo bianconero amava Fabio e, dunque, era solo curioso capire come si sarebbe emozionato l’ex capitano di tante battaglie. Battaglie che, ormai, sembrano veramente lontane anni luce. Tantissimi gli applausi per il pavese a partire dal riscaldamento pregara in una sorta di corsetta intorno al perimetro del campo. Applausi, scroscianti, quando è stato chiamato nella presentazione ufficiale della partita (a proposito, complimenti a Dibo per la crescita del cuoio capelluto).
RIDATECI NAPOLI. L’Associazione Pallacanestro Sant’Antimo (cioè il Nuovo Napoli Basket) è escluso dal Campionato di Legadue. Ecco il comunicato Fip: Il Giudice Sportivo Nazionale, nella seduta odierna, ha disposto l’esclusione dal campionato di Legadue della società Associazione Pallacanestro Sant’Antimo per il mancato pagamento della prima rata dei contributi obbligatori previsti. Il Giudice Sportivo Nazionale ha altresì disposto l’immediato svincolo dei tesserati della società e l’annullamento delle gare di campionato fin qui disputate. Il Giudice Sportivo Nazionale, infine, si riserva ulteriori provvedimenti alla conclusione delle indagini avviate dalla Procura federale in ordine ai comportamenti posti in essere dalla dirigenza della società. Il comunicato di ieri parla chiaro: addio Napoli ancora una volta. E viene voglia veramente di urlare basta e ringraziare il cielo di non vivere a 33 chilometri da qui dove, ormai, la pallacanestro è diventata una chimera. Una sconfitta tremenda che mi fa male: il basket in crisi ha bisogno di Napoli che, inutile nasconderlo, sa attirare un buon numero di spettatori ed ha un’apprezzabilissima cultura cestistica. E poi chi ha i miei stessi anni, o anche qualcuno in piu’, è cresciuto a pane e… Juvecaserta vs Napoli. Non è possibile che questo derby affascinante non si debba rifare con tutti i crismi (sto sognando il Mario Argento, lo ammetto). Ridatemi, ridateci Caserta contro Napoli. Non umiliate ancora gli appassionati partenopei. Basta, i napoletani non meritano tutto questo.
SIC #58 SEMPRE CON NOI. Mentre scrivo il pezzo ascolto, praticamente, in loop la canzone dei RainBand insieme al motociclista James Toseland dal titolo Rise Again. E’ dedicata alla memoria di Marco Simoncelli che esattamente un anno fa ci salutava a Sepang. Lo so, non c’entra niente con la Juve e col basket, ma penso che c’entri con la vita di molti tifosi bianconeri ma, in generale, dello sport italiano. Ero un tifoso vero del Sic, l’ho sempre seguito ed amato, ho ‘corso’ sulla sua moto, ci son rimasto di sasso quando ho appreso la notizia (non ho visto la gara in diretta). La retorica, in questi casi, prende facilmente il sopravvento, allora lascio spazio ad alcuni passaggi della canzone: “Cadendo di nuovo giù ti vedo rialzarti di nuovo. Questa non è la fine, amico mio. Potresti cadere, ma ti rialzerai di nuovo. E un spirito che si rialzerà sempre. So che questa vita non è arrivata al capolinea. L’ho sempre saputo”.
VERITA’. La Juve migliore dell’anno fa ben sperare per il futuro ma, come detto e ridetto tante volte, questi giocatori non erano scarsi dopo Biella e non sono fenomeni dopo Montegranaro. Il gruppo e la difesa devono essere, oggi, le armi principali: i due aspetti, ovviamente, vanno a braccetto. C’è luce anche perchè, se ci lamentiamo a Caserta, cosa dovrebbero dire in piazze che hanno speso tanto ed hanno un obiettivo prestigioso come Venezia, Brindisi ed Avellino (ma anche la stessa Milano)? Quindi teniamoci il buono, proviamo a sorridere ed a capire meglio che questo gruppo non ha ancora fatto vedere il suo vero potenziale. La strada è lunga, sediamoci e guardiamo con calma la crescita dei bianconeri. Dedico, infine, questo pezzo alla memoria di Vincenzo D’Orta ex presidente di Casagiove ed Acquaviva che è venuto a mancare mercoledi’ scorso. Battuto da un male che l’ha colpito da tempo, lascia un vuoto non solo nella sua famiglia ma anche in tutti gli amanti del basket di Terra di Lavoro. Il mio pensiero va alla moglie ed ai figli, che sono anche miei amici, Danilo, Davide e Dario. Ciao Avvocato.