Incredibile, fantastico Cus quello che batte 6 a 2 il Mseria e Nobiltà ed approda ai quarti di finale di Coppa con pieno merito. Anche questa partita comincia in salita perchè Capobianco sigla la rete del vantaggio ospite dopo qualche minuto. Ma così come successo con la Trilem i cussini non modificano nè gioco nè intensita ed in pochi minuti ribaltano la gara con l’uno due firmato da Ventimiglia e Palumbo. La gara è intensa e combattuta ed entrambe le squadre potrebbero segnare, ma Renga e Carusone blindano le loro porte. E’ ancora Ventimiglia a realizzare il goal del 3 a 1 ribadendo in rete la parata di Renga sul tiro franco. Nella ripresa il Maddaloni comincia con più veemenza e riesce ad accorciare le distanze ma il golden Boy Silvio D’Aniello si inventa un goal da cineteca e riporta i suoi sul 4 a 2. In questa fase i casertani giocano meglio e sfiorano più volte il goal con Della Corte. Dietro è perfetta la fase difensiva dove Ventimiglia, Cardillo e Duranti non sbagliano praticamente nulla. Quando gli attaccanti del Maddaloni li superano, ci pensa un grande Carusone a metterci una pezza. E’ ancora Palumbo ad inventarsi un goal, stavolta di testa su preciso lancio del portiere. Caserta gira palla e il Maddaloni sembra ormai alle corde; E’ ancora Palumbo a realizzare il goal della staffa: pressa da solo la squadra avversaria fino a quando non ruba palla e va a realizzare la sua tripletta personale. Mister Ventimiglia getta acqua sul fuoco “e’ fantastico essere nelle prime 8 ma mi preoccupa il calo nervoso che inevitabilmente avremo se da stasera non penseremo al Capua. Domani potremo concentrarci su questa partita di campionato, anche perchè non dovrò dedicare neanche un minuto a correggere errori che stasera francamente non ci sono stati. Sarebbe troppo scontato elogiare chi ha fatto i goal; io preferisco ricordare l’ordine che Fazio, Servodidio, Carozza hanno saputo dare alla squadra nei momenti di euforia ed in quelli in cui il Maddaloni ha giocato meglio di noi. Chi gioca non fa rimpiangere chi non c’è, quindi non mi sentirete mai dire che ho perso perchè mi mancava Tizio o Caio; oggi non c’erano Giordano, Borrelli, Kaczor, Lamonica e Centore; io preferisco dirlo quando ho vinto”.