Una Juve francamente inguardabile ha incassato la seconda sconfitta stagionale, la seconda consecutiva in trasferta e vanificato quei timidi passi avanti intravisti contro Cremona. Il -17 incassato al Lauretana Forum contro la non irresistibile Angelico Biella ha avuto l’effetto devastante di uno tsunami. Perchè quella di domenica se non è una Caporetto, poco ci manca. Vuoi per la consistenza dell’avversario (due sconfitte in fila ed una pessima prova con Pesaro nell’ultimo turno), vuoi per la mancanza di cattiveria dei bianconeri, vuoi per la tristezza dell’intero confronto… adesso c’è da riflettere. E parecchio. Sempre sotto, mai con l’inerzia del match in mano, mai con la capacità di trovare qualche soluzione alternativa al… palla ad Akindele e che Deji ce la mandi buona. Una zona 2/3 che ha fatto acqua da tutte le parti oltre a prestare il fianco alle bombe dei biellesi che, di colpo, son sembrati un team da Eurolega. Ma non lo sono. Una partita scadente che ha palesato limiti caratteriali e strutturali di una squadra che stenta a decollare, stenta a giocare col cuore. In pochi han salvato la faccia (Akindele, Mordente, un pizzico Michelori e Maresca) mentre il resto è incappato in una serata disgraziata. Male, malissimo. Ho perso le parole.
I TRE ‘MAGICI’. 0 punti, 0/3 da 2, 0/2 da 3, 5 rimbalzi, 5 perse, 0 recuperi, -3 di valutazione: sembrano i numeri di una prestazione singola sciagurata che può capitare, per carità. Invece sono i numeri sommati prodotti da Nic Wise, Zyg Jonusas e Stefano Gentile. E se tre giocatori di questa importanza (due del quintetto ed il cambio del play) ‘apparono’ queste cifre allora come pretendi di potertela giocare in A? Impossibile. Veramente numeri che si commentano da soli, si fa fatica a trovare una via di giustificazione quando questa è la verità. Senza contare tutte le dormite difensive.
CHE FIGURA. Brutta figura quella del Lauretana Forum. Ed i numeri parlano chiaro: 2/17 da 3 e 24 perse suggellano una serata pessima dove Caserta avrebbe ceduto il passo a tutti i team di Lega A ed a qualcuno di LegaDue. Sempre in rincorsa, sempre ad aspettare che qualche luce si accendesse nelle tenebre in cui era precipitata la squadra, sempre ad aspettare una ‘manna dal cielo’. Ovviamente la fortuna devi anche guadagnartela e la Juve non meritava aiuti. Eppure Biella ha provato ad aiutare i casertani ma… non era proprio giornata. Una vera amarezza.
WISE, WHO?. Partito in quintetto base, è riuscito nell’impresa di farsi lasciare sul parquet per soli 18 minuti pur non avendo problemi di falli. I problemi, e tanti, li ha avuti in marcatura su Robinson che era reduce da una partitaccia contro Pesaro ma, ieri, sembrava Allen Iverson. In questi 18 minuti, Wise ha prodotto 0 punti, preso due soli tiri dal campo (entrambi da 2 e sbagliati ovviamente), catturato 2 rimbalzi difensivi, perso un pallone, smazzato 3 assist per un 2 totale in valutazione. Il dato più sconcertante è il -11 di plus/minus segnale preciso che, con lui in campo, la squadra non girava. Sia chiaro, non è assolutamente solo colpa del play se ieri la Juve ha giocato una partita che definire scadente è un complimento. In settimana erano trapelate le prime voci di possibile taglio, voci che hanno accompagnato Wise praticamente dal primo giorno all’ombra della Reggia. Dopo Cremona ci si aspettava una reazione ed, invece, niente. Adesso i dubbi sono aumentati e bisogna capire se ci sarà ancora una chance da dargli. La palla passa a Sacripanti.
IL DIETROFRONT. In settimana abbiamo assistito ad un altro ‘botta e risposta’ che ha lasciato la piazza bianconera un pò perplessa. Prima il presidente Gervasio, sulle colonne del Mattino, ha fatto una dichiarazione abbastanza grigia sulla condizione in cui versa la società. Fermo restando l’assoluta buonafede sia del presidente sia del collega Salvatore Cavallo, la gente ha cominciato a domandarsi perchè già alla seconda giornata fossero arrivate queste parole. Poi è arrivato un comunicato stampa bianconero che cercava di mettere una pezza specificando il reale senso delle parole. Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa, e quindi vanno chiarite bene: la Juve non rischia di chiudere prima la stagione ma ha bisogno di nuovi introiti. Ok, perfetto, ma la prossima volta evitiamoli questi teatrini.
LA B DI MORDENTE. Una B gigante è comparsa sul braccio di Marco Mordente, ovviamente era dedicata al figlioletto. Non dirò mai sotto tortura il perchè, nè lo voglio scrivere. Dico solo una cosa semplice e chiara: onore ad un ragazzo, prima ancora che ad un atleta, che ha onorato il suo impegno lavorativo ed è sceso in campo. Non so in quanti l’avrebbero fatto, Marco sì e si merita un abbraccio grande quanto tutta la Reggia.
VERITA’. E’ stata una delle partite più tristi che ho mai visto giocare dalla Juvecaserta. E contate che la seguo dal 1986. Veramente una prova da dimenticare, almeno per noi che la seguiamo, ma che deve restare impressa nella mente dei giocatori. Non si può giocare così, diciamolo francamente. Una partita avara di qualsiasi contenuto dove è oggettivamente impossibile salvare qualcosa anche per la forza dell’avversario. Un avversario non di prima fascia che ha, a tratti, maramaldeggiato contro un team che non ha reagito. E’ questo il dato che più mi preoccupa: la mancanza di reazione almeno caratteriale. Salvo pochi ed isolati casi, il gruppo è naufragato senza colpo ferire. Così non va per niente bene.