Juve senza grinta, sorride solo Biella



Stefano Gentile è l’emblema della Juve

Al Lauretana Forum una Juve talmente brutta per essere vera cede, con pieno merito, al cospetto dell’Angelico che abbandona quota 0 in classifica ed aggancia i bianconeri nel gruppone a quota 2. Una partita inguardabile per troppi tratti, con poca cattiveria agonistica, con poca grinta e concentrazione: insomma una partita da dimenticare. Biella, che finora non aveva per nulla impressionato, ha giocato la sua onesta gara, ha avuto tantissimo da Brackins e Robinson, ma non ha fatto nulla di trascendentale. Ma basta poco, questa sera, per battere una Juve che le avrebbe prese da tutti in Lega A e pure con qualche squadra di LegaDue. Ancora una volta Wise ha ‘tradito’ la fiducia del coach. Malissimo Jonusas, male Chatfield, mediocri tutti gli altri, bene solo Akindele che, almeno, ha lottato vicino ai cristalli e Mordente che è sceso in campo regolarmente nonostante i dubbi della vigilia.

PRIMO PERIODO



Sacripanti da ancora fiducia a Jelovac nello starting five mentre Cancellieri recupera, in extremis, il greco Chrysikopoulos mentre è ancora out capitan Soragna. Si comincia ed Akindele fa subito passi ma si riscatta con una schiacciata. Jelovac ha un buon inizio, almeno nell’atteggiamento, tanto che si conquista due falli (3-4 con 2 del serbo che ha 2/4 dalla lunetta). Sacripanti propone la zona 2/3 che recupera un pallone ma piace soprattutto la voglia di coinvolgere Akindele (4 del nigeriano in 3′). Moore tiene in scia l’Angelico che prende troppi tiri dalla lunga distanza anche se dimostra un atletismo impressionante in tutti ed una capacità incredibile di correre con Robinson (12-8 al 5′). Il controsorpasso porta la firma di Chatfield ma va molto bene Akindele che vola a quota 6 (2 falli per Moore nel frattempo). Il risultato è un’altalena; Brackins, intanto, infila la seconda bomba della sua partita. Caserta perde il filo offensivo, Jonusas non si vede mai e Biella cerca la fuga con Robinson (20-14 al 9′). Sacripanti si affida a Mordente, in campo nonostante i dubbi della vigilia e con una B gigante sul braccio per motivi personali, e l’ex capitano della Nazionale risponde subito presente ma il primo parziale dice +8 Angelico con la Juve che tira un brutto 5/11 dal campo.

SECONDO PERIODO

Entra Gentile al posto di un Wise apatico. Si continua a cavalcare il buon momento di Akindele che tocca a quota 10 e la Juve rientra sul -4. Nel momento migliore Caserta si smarrisce nuovamente, sbagliando le scelte offensive, difendendo male e concedendo i contropiedi ai piemontesi. Jurak e Robinson griffano il 30-20 al 13′ e Gentile ha due falli a carico. Biella scappa via e tocca il massimo vantaggio sul +12 dopo il canestro di Brackins, per fortuna Jelovac infila la bomba che regala una luce ai bianconeri. Ancora Brackins dalla lunghissima distanza, ma c’è la replica immediata di Chatfield ma arriva la bastonata del terzo fallo di Akindele (38-26 al 17′). Rientra Jonusas, si vede per la prima volta Maresca ma è sempre Mordente a dettare, a dovere, i giochi offensivi (molto meglio di Wise e Gentile messi insieme). Sacripanti resta a zona 2/3, con alterne fortune, Michelori si fa vedere in vernice ma Brackins (14) è un’ira di Dio. Per fortuna un canestro di Maresca permette ai bianconeri di andare negli spogliatoi sotto di sole otto lunghezze.

TERZO PERIODO

Michelori parte col piglio giusto, Caserta sembra maggiormente motivata e cattiva ma, in soccorso di Cancellieri, arriva il solito Brackins con la quarta tripla della sua partita. Nuovamente sul punto di rientrare, la Juve si riaddormenta ed è 49-40 nonostante i tre falli di Mavunga. Per fortuna Moore non segna neanche in una vasca da bagno ma Sacripanti ha ancora una ‘virgola’ da Wise e Jonusas. Seguono tre minuti di una bruttezza allucinante con le due squadre che fanno a gara per chi sbaglia di piu’, veramente uno spettacolo scadente. A rompere il ghiaccio ci pensa Robinson che, dalla lunga distanza, firma il +10 piemontese. Zona bianconera e… seconda tripla di Robinson (18 punti) che distrugge, nel confronto diretto, un Wise inguardabile (53-42 al 27′). Un antisportivo contro i bianconeri fa scappare via Biella sul +13. Sacripanti si spazientisce e, finalmente, tira fuori gli abulici Wise e Jelovac per far spazio a Mordente e Cefarelli. Biella non sbaglia piu’ un tiro, Caserta è alle corde e con pochissime idee se non quella di dare sempre palla ad Akindele, l’unico che almeno vede il canestro. Un quarto inguardabile termina ed il tabellone del Lauretana Forum dice 61-49, e va anche bene ai bianconeri per quanto prodotto.

QUARTO PERIODO

Robinson continua ad avere la mano caldissima ma Akindele c’è ancora. Almeno lui. Anche se manca una ‘vita’, il linguaggio del corpo della Juve la dice tutta: gli ormeggi sono stati mollati. Brackins, con altri quattro punti filati, sigla il lapidario 68-51 al 33′. La Juve, in campo, ha quattro italiani ed Akindele (19 punti) mentre sono comodamente in panca Wise, Chatfield, Jonusas e Jelovac. La partita, di fatto, è finita e si gioca solo per salvare la ‘faccia’ ed, almeno in questo, la Juve ci prova tanto che arriva anche sul -11 al 38′ dopo essere precipitata anche sul -21. Per fortuna arriva la sirena.


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