Ad assistere alle gesta della sua vecchia squadra era presente anche Pasquale Di Stasio, promessa del calcio aurunco che, in estate, è stato acquistato dal Napoli. Il colosso difensivo classe ’95 è parte integrante della Primavera Nazionale allenata da Giampaolo Saurini, uno che il calcio giovanile lo annusa da anni ed ha visto crescere molti talenti che giocano quotidianamente in Serie A. Nonostante si sia concretizzato il suo passaggio dalle categorie infernali al Paradiso calcistico, il giovane di Casanova di Carinola non ha modificato il suo modo di essere, rimanendo del tutto umile e corretto, e non ha messo da parte il cammino scolastico ed universitario che lo ha sempre visto protagonista di ottime prestazioni intellettuali. Approfittando della sosta del campionato di Primavera Tim 2012/2013, motivata dagli impegni delle varie nazionali giovanili, Pasquale era presente tra gli spettatori di Virtus Carano-Mari FC ed ha dato uno sguardo al nuovo volto della sua ex squadra: “E’ cambiato tanto rispetto allo scorso anno, considerando che l’unico rimasto in rosa è Giovanni Cerullo. L’esperienza aurunca mi evoca bei ricordi ma io mi sento proiettato nell’avventura azzurra, che ho iniziato da tre mesi. E’ tutt’un altro mondo rispetto a quello di cui ho fatto parte fino allo scorso anno. C’è un’organizzazione impeccabile verso ogni particolare, poi ti trovi ad allenarti a pochi passi da veri e propri campioni come Cavani, Pandev ed Hamsik: è logico che noti la differenza”. Lo scorso 19 settembre 2012 è avvenuto il debutto in gare ufficiali con la casacca azzurra, esattamente nel primo turno eliminatorio della Coppa Italia riservata alla categoria Primavera, nella gara vinta contro il Crotone per 2-4 al campo sportivo “Sant’Antonio” di Isola Capo Rizzuto: “Ovviamente è stata una grande emozione debuttare con la maglia del Napoli. Sono stato chiamato in causa dal tecnico Saurini a disputare il primo tempo e sono contento di aver contribuito alla vittoria in Coppa. In campionato non sono ancora sceso in campo ma sono certo che la mia ora giungerà e mi farò trovare pronto all’appuntamento. Intanto sto studiando i movimenti dei miei compagni e dei calciatori affermati della prima squadra che spesso affrontiamo in amichevole, per catturare i trucchi del mestiere che, spero, mi possano servire in futuro. Un ringraziamento è d’obbligo per la Virtus Carano, per il vecchio patron Emilio Di Tommaso ed il nuovo presidente Achille Sauchella, che mi hanno dato la possibilità di avverare un’esperienza fondamentale della mia carriera”.