Il mondo dello sport è sempre più complesso e si cerca sempre di studiare le caratteristiche dei singoli giocatori, anche nei giochi di squadra, per far sì che il collettivo, ma anche il singolo atleta preso in questione possa trarre benefici significativi da eventuali metodologie di allenamento mirate ad esaltarne le qualità non soltanto tecniche, ma anche atletiche. Se sport come il calcio, il basket o il football americano già da anni praticano queste metodologie che nel tempo sono state studiate e perfezionate, per quanto concerne uno sport come la pallanuoto non sono state mai seriamente riportate e catalogate in base a degli studi elaborati con il metodo scientifico. Ci ha pensato il tecnico del Volturno Sporting Club di Santa Maria Capua Vetere, il professor Salvatore Napolitano che assieme a dei colleghi a mettere insieme dei dati ottenuti nel corso di un’intera stagione, quella scorsa di Serie A1 femminile (purtroppo finita male per il Volturno) portando avanti uno studio sulle sue atlete sia per quanto riguarda il gioco di squadra sia per quanto concerne le caratteristicihe fisiche e tecniche delle singole giocatrici con tutte le implicazioni che comportano nel gioco della squadra e con l’elaborazione di tipologie di allenamento che potranno essere sviluppate a breve. Qui riportiamo gli abstract delle varie ricerche che coach Napolitano ha avuto modo di presentare al 17esimo incontro annuale organizzato dall’European College of Sport Science, che si è tenuto in Belgio, a Bruges, dal 3 all’8 luglio e adesso in tutta Italia.
Comparazione tattica nella pallanuoto femminile attraverso la video analisi
Napolitano, S., Di Tore, P., Raiola, G.,
Il presente lavoro riguarda la valutazione tattica nella pallanuoto ed è la naturale prosecuzione di un precedente studio che ha mostrato una correlazione significativa tra la corrispondenza degli schemi d’attacco realizzati in campo con gli schemi d’attacco impostati durante l’allenamento e il risultato finale dell’azione. L’analisi è stata condotta su 9 partite di serie A1 femminile disputate dal Volturno.
In questi incontri sono stati analizzati e comparati tra loro gli schemi tattici, in attacco e in difesa, realizzati dai diversi team. Per ogni team sono state individuate diverse situazioni tattiche, in condizione di parità, di inferiorità numerica o di superiorità numerica. Obiettivo del lavoro è analizzare la relazione tra i coefficienti di efficacia offensiva e difensiva e l’aderenza degli schemi tattici realizzati in campo con quelli progettati in allenamento.
Questo studio si configura pertanto come lavoro pilota; il metodo adottato implica la quantificazione delle variabili tattiche e la definizione dei coefficienti di efficacia offensive e difensiva, assolute e relative, tramite l’adozione di una scheda di controllo validata in precedenti studi (Argudo, F &. Lloret, M. 1999).-
A titolo esplicativo, si riportano i criteri per il calcolo di alcuni coefficienti presi in esame:
Coefficiente di efficacia assoluta = numero di azioni con esito positivo / numero totale di azioni;
coefficiente di livello di gioco = tempo effettivo di gioco / (numero di punti a favore – numero di punti contro)
Per identificare il grado di correlazione tra le variabili prese in esame è stato sviluppato un modello statistico. Il reclutamento dei dati è stato affidato alla metodologia della performance analysis, condotta da un team composto da analisti della prestazione, allenatori ed esperti di statistica. La videoanalisi degli incontri è stata condotta tramite il software Dartfish TeamPro.
“The practical value of performance analysis is that well-chosen performance indicators highlight good and bad techniques or team performances” (Hughes, Bartlett 2002)
Il risultato atteso è la determinazione di una correlazione significativa tra il grado di aderenza degli schemi tattici realizzati con gli schemi tattici progettati e I coefficienti di efficacia offensive e difensiva in ciascuna delle condizioni prese in esame (uomo in più, parità, uomo in meno)
L’esistenza di un tale correlazione confermerebbe l’esigenza dello sviluppo di una metodologia comune per la didattica e l’allenamento della pallanuoto fondata sulla tattica.
References
Hughes, M. and Bartlett, R.(2002). Editorial Special edition on performance analysis. Journal of Sports Science, 20, 735 737
Argudo F, Lloret M. (1999) .Coeficientes de eficacia ofensiva y defensiva en Waterpolo femenino. Comunicaciones Técnicas.; 2:45-6
Napolitano, S., Di Tore, P. A., & Raiola, G. (2012). TACTICAL ANALYSIS ON 9 WOMEN WATER POLO MATCHES DURING THE 2011-2012 REGULAR SEASON. Paper presented at the 17th annual Congress of the EUROPEAN COLLEGE OF SPORT SCIENCE
ANALISI SUGLI ASPETTI POSTURALI DI 14 PALLANUOTISTE
Napolitano S., Cerrotta M., Raiola G., Di Tore P. A.
University of Salerno, Italy
Il presente studio ha preso in esame l’incidenza degli aspetti posturali sullo stato di benessere e sulle performance di 14 pallanuotiste partecipanti al Campionato Italiano di serie A1. (Téczely & Ángyán, 2006). Il metodo di ricerca sperimentale è consistito nel valutare la rilevazione 3D della superficie del tronco delle atlete allo scopo di rilevare lo stato della loro colonna vertebrale per valutare l’incidenza della postura nella performance sportiva, e soprattutto la capacità del corpo delle atlete di produrre aggiustamenti in grado di compensare la presenza di eventuali curve pseudo-patologiche.
L’esame è stato eseguito presso il Centro CORPORA di Gricignano (CE) con l’apparecchio “ Spinometria Formetric”,in virtù di accordi esistenti tra il Centro CORPORA (che ha messo a disposizione l’apparecchiatura) e la società Volturno S.C. (che ha messo a disposizione le atlete).
La “ Spinometria Formetric” consente di eseguire una rilevazione della morfologia 3D del tronco, con estrema accuratezza (con un margine di errore inferiore a 0,2 mm), rapidità (pochi minuti per l’intera procedura) e sicurezza (non impiega radiazioni ionizzanti come il tradizionale esame radiografico).
Il Check-up posturale Formetric fornisce una serie di indicatori che nel loro insieme permettono di ottenere una dettagliata valutazione della postura del soggetto, consentendo in tal modo di completare l’esame clinico con elementi quantitativi.
Dall’elaborazione dei dati raccolti si evince chele curve pseudo patologiche riscontrate nelle atlete possono essere compensate da altri aggiustamenti del corpo prodotti nell’ attività fisica intensa e non influiscono sullo stato di benessere nè sulla performance, laddove stati di dolenza con conseguente abbassamento del livello di performance sono stati rilevati in soggetti che non presentavano situazioni di curve pseudo patologiche.
(Téczely, T. , Ángyán, L., Investigation Of Postural Stability, Reaction Time And Body Measures In Basketball Players, 2006)
L’incidenza del trattamento palla sui tempi di nuoto delle donne pallanuoto
Napolitano, S.,. Tursi, D,, Di Tore, P.A., Raiola, G.
Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’impatto del trasporto della palla nella nuotata delle pallanuotiste , al fine di ottenere informazioni utili per definire metodi di allenamento. Undici atleti di alto livello sono state reclutate ed invitate ad effettuare il test dei 300 veloci(15 ripetizioni di 20 metri), una volta con la palla, e una seconda volta senza la palla.
Per ogni atleta è stato calcolato l’errore medio e standard per test, con e senza palla. L’analisi è stata effettuata per ogni singolo atleta, e in totale per ciascuna prova. Il confronto dei risultati indica una elevata variabilità, e indica un non-meccanica incidenza della palla nella nuotata. L’analisi dei dati raccolti mostra che atlete di pallanuoto di altissimo livello (Starace e Valkai) non hanno cambiamenti significativi nei risultati cronometrici, mentre, per le atlete provenienti dal nuoto agonistico (Guillet e Giuliani), la gestione della palla durante la nuotata ha un chiaro impatto negativo sullo sviluppo nuotata.
Per gli atleti provenienti dalla pallanuoto (Anastasio, Pellegrino), la gestione della palla influisce sui tempi in modo positivo (risultati indicano tempi più veloci nelle prove effettuate con la palla), mentre per le altre atlete i risultati non mostrano cambiamenti significativi .
I risultati dimostrano che questo studio può aiutare l’allenatore a sviluppare una metodologia di allenamento efficace per migliorare le prestazioni.