Dopo la sfortunata parentesi dell’anno scorso a campionato iniziato, ecco la grande chance di tornare a Vitulazio costruendo sin dall’inizio in totale sinergia col bravo direttore sportivo Alessandro Vozza una squadra a sua immagine e somiglianza. Squadra grintosa, giovane, affiatata. In difesa Stendardo storico capitano che lotta come un leone. In avanti Peppe Rosi forte della sua lunga esperienza è fondamentale per la crescita graduale di questo gruppo. Mister Ricciardi spiega le ambizioni di un gruppo che vuol divertirsi puntando a obiettivi immediati come una salvezza diretta: “Ho scelto Vitulazio per due motivi principali. Qui c’è una parte del mio cuore. Parliamo di una scommessa per me e per chi mi ha rivoluto in questa società . Non penso di aver dato il meglio l’anno scorso per svariati motivi. Le giustificazioni ora non servono. Sono arrivato a dicembre. Non abbiamo avuto fortuna nei risultati e fatto acquisti pure importanti. Non è semplice rimettere in piedi un gruppo dove 7-8 undicesimi sono andati via. Il calcio è così. I risultati fanno tutto. Vitulazio è una tappa di rilancio della mia carriera. Quando mi hanno chiamato ho detto subito sì non chiedendo né che progetto ci fosse. Ho parlato con delle persone perbene. Non ho valutato altre cose e detto subito sì. Questa piazza tutto merita tranne che il campionato di Promozione. Per un allenatore lavorare qui è il massimo. La società è sempre presente e vicina alle esigenze della squadra. Speriamo che con i risultati riusciamo a ripagare gli sforzi delle persone che ci stanno vicino. Cellole il grande passato Ho il campo a cinquecento metri da casa. Ci sono cresciuto dalle giovanili fino alla prima squadra. Quando non c’è progettazione ,purtroppo è così. Sono andati avanti negli ultimi 5-6 anni perché c’era sempre qualche buona volontà di qualche personaggio. Alla base di grandi costruzioni ci deve essere sempre un progetto. Ho visto gente che vuole lavorare per un progetto. Se facciamo bene qui , c’è col passare del tempo negli anni successivi la possibilità di raccogliere tanti bei risultati e soddisfazioni. Gli ideali da trasmettere Fair play,massimo rispetto dell’avversario: questi da sempre i nostri ideali. Ne parlavo con la società. Non ho mai avuto un gruppo di persone che si allena così. Non si risparmiano mai .C’è lo spirito giusto. I giocatori mi chiedono sempre di restare e non vengono all’allenamento guardando l’orologio per andarsene. Gruppo straordinario. Sono orgoglioso di essere il loro allenatore. Come brave persone, abbiamo preso il meglio del meglio in assoluto”.