Vincere così non è bello. Non per una squadra che vuole (vorrebbe per meglio dire) lasciare una volta per tutte la quarta serie. E’ già la seconda volta che accade nel giro di sette giorni. A Civitavecchia dopo un primo tempo scandaloso, i falchetti riuscirono a spuntarla su una squadra crollata fisicamente. Oggi la dea bendata ha strizzato l’occhio a Di Nola e i suoi a cui va comunque il merito di averci creduto. Però qualcosa continua a non andare. Quel qualcosa dipende dalla mentalità e quella la deve imporre l’allenatore. Non si può sempre sperare negli errori altrui, nè pretendere che la fortuna stia dalla tua. I tre punti di oggi sono il frutto della caparbietà dei calciatori e in settimana si attendono sviluppi dopo la pubblica contestazione di Verazzo nei confronti dell’allenatore. Lombardi, nel frattempo, ha lasciato lo stadio dopo il 3-4 e per capirci qualcosa in più bisognerà pazientare almeno fino a martedì. E il silenzio stampa indetto dal dg Pannone ne è una riprova. Una cosa è certa: o si cambia modo di giocare o sarà impossibile continuare a sperare nella vetta.