La Juve si toglie gli schiaffi da faccia



Akindele in azione contro Brindisi (foto Sibi)

C’è un detto molto in voga dalle nostre parti: “togliersi gli schiaffi da faccia”. Ebbene la Juve si è tolta tutto quello che aveva preso da Brindisi tre giorni prima. Al Pentassuglia i bianconeri furono umiliati sotto 44 punti di scarto dalla banda di Bucchi (incompleta, va ricordato). Adesso è toccato ai bianconeri vincere; non di 44, ma poco conta. E’ stata la prima vera giornata bianconera di Mordente autore di una prestazione impeccabile che fa ben sperare per il futuro. Ovviamente l’ex capitano della Nazionale non è ancora al meglio, ma ha dimostrato quello che vuole dare alla sua nuova squadra. Bene Jonusas, giocatore intelligente come pochi e di grande sostanza. Ma bene veramente tutti anche se senza Wise (ad ore il taglio) e Chatfield, oltre che Gentile. E’ stata, dunque, l’occasione giusta per dare qualche minuto ai ragazzini (entrambi hanno accusato dei lievi problemi fisici, tanto per continuare il discorso ‘sfiga’): se per Marzaioli i minuti non sono stati tantissimi, ma comunque ha tenuto bene il legno, è andata decisamente meglio a Dario Cefarelli. I passi avanti del ragazzo dalla ‘faccia pulita’ sono sensibili ed incoraggianti: inizia a far vedere dei discreti movimenti in partenza in palleggio seguendo l’idea che ha Sacripanti per lui, ovvero trasformarlo in un’ala piccola. Un sorriso l’ha regalato Jelovac che, a fine gara, è venuto verso la zona stampa a dire: “scrivete che abbiamo vinto finalmente”, tutto con un grandissimo sorriso, nonostante il brutto paradenti.
Da rimarcare, ancora, la generosa prova di Rino Tomasiello che esce dal weekend di Trani con la consapevolezza di meritare una squadra di buona categoria vista l’astuzia e la leadership che ha nelle vene. E sono vene bianconere, ricordiamolo. Una chiosa finale va fatta, di diritto, a Fabio Di Bella: l’ex capitano, per il secondo anno nelle fila della Sutor Montegranaro, oltre ad essere uno dei giocatori maggiormente acclamati, si è fermato, tantissime volte, a parlare coi tifosi casertani al seguito (oltre che con noi della stampa) dimostrando un amore ed un interesse, fuori dal comune, per le vicende bianconere. Un capitano vero, un ragazzo che ha lasciato un bel pezzo del suo cuore all’ombra della Reggia.




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