Per un giocatore della sua qualità, rimuginare fuori dal campo per quello che doveva essere e non è stato gli sta sgretolando tutta la sua grande forza interiore. Tommaso Merola, uno dei più forti portieri della provincia di Caserta e della Regione Campania, prosegue ad allenarsi per conto suo in attesa della fatidica chiamata da parte di una società seria. Demoralizzato al massimo per quanto accadutogli, egli non vede l’ora di riprendere a compiere miracoli e salvataggi strepitosi, azioni che hanno costellato la sua carriera. L’esperto portiere di Maddaloni è reduce dalle due splendide stagioni disputate con la maglia della Virtus Carano, culminate il primo anno nella vittoria del campionato di Promozione e nella conquista della finale play-off, il secondo anno, dopo aver conquistato il terzo posto nella classifica di Eccellenza. Con i suoi voli funambolici e con un’imperforabilità micidiale, in due anni subiti solo 24 goal totali, egli ha messo in evidenza il suo grande valore ed aspettava in quest’annata di fare il salto di qualità con una grande società di Interregionale. Questo è quello che è accaduto nello scorso mese di giugno, quando il Gladiator aveva inizialmente deciso di puntare sulle sue prestazioni per proteggere la porta sammaritana. Purtroppo, per scelta tattica del mister Squillante la compagine nerazzurra ha cambiato strategia in porta, scegliendo un parco portieri under, e Tommaso è rimasto senza squadra. Un’ingiustizia vera e propria per lui che, nei mesi caldi del mercato, aveva detto no al Progreditur Marcianise ed alla Sansaverinese pur di approdare al Gladiator. Con una forza di volontà rilevante egli ha continuato ad allenarsi con i disoccupati dell’Equipe Campania, allenata da mister Baratto, nell’attesa che tutto tornasse alla normalità. Ci sono stati contatti con l’Hyria Nola ed il Città di Angri, ma le trattative non sono andate in porto e lui rimane senza squadra. Una realtà a cui non è abituato e cui non riesce a credere. Passare dall’essere attrazione di mercato a diventare disoccupato (dimenticato) non è una cosa facile da sopportare per un ragazzo che fino a poco tempo fa era elogiato come miglior portiere.