Sembra aver fatto un passo indietro nel tempo la formazione di coach Pino Sacripanti. Un passo nel tempo verso la fine del mese scorso e l’inizio di questo mese di agosto che invece avrebbe dovuto essere contraddistinto solo ed esclusivamente da piani di allenamenti, piani tattici e nuovi schemi da far imparare a memoria agli interpreti che scenderanno in campo a partire dalla fine di settembre nel match di esordio in quel di Milano contro i favoriti alla vittoria finale delle ‘scarpette rosse’. Ed invece l’entourage bianconero, è ancora in piena bagarre mercato. Una bagarre dalla quale la Juve e Caserta si erano tirati fuori poco prima di ferragosto quando con la firma di Jonusas si pensava solo ed esclusivamente a come assemblare nel migliore dei modi la truppa voluta a tutti i costi dal timoniere di Terra di Lavoro, lasciando una sola porta aperta. Quella porta, ovviamente, era legata al nome di Marco Mordente e alla voglia irresistibile del presidente Gervasio di completare quell’opera iniziata all’inizio del 2012, quando tutto lo staff casertano era convinto di aver messo le mani sull’esterno teramano. Il resto della storia la conosciamo tutti: Mordente sceglie Roma, la Juve raggiunge il suo obiettivo e ci riprova a campionato chiuso e mercato riaperto, ma l’esito non cambia. Ci riprova dopo i primi colpi estivi, ma la distanza da colmare tra le due parti era ancora tanta. Poi la svolta decisiva, ma che alla fine è coincisa con il primo colpo di sfortuna bianconero. Visser va ko in una partitella in terra statunitense con altri giocatori pronti dopo qualche giorno a prendere il volo verso le rispettive nazioni di Europa per iniziare la preparazione ed il nuovo corso stagionale. A differenza dei compagni di giornata, il lungo ex Wake Forest quell’aereo non l’ha mai preso. L’infortunio alla spalla alla fine ha avuto la meglio, il dolore ha sopraffatto la voglia di scendere in campo e stringere i denti cosi come per esempio è capitato di fare ad Alessandro Gentile negli ultimi due anni, ed ecco arrivare il ‘no’ del giocatore alla dirigenza casertana ed il ‘si’ all’operazione alla cuffia dei rotatori della spalla che quindi lo terrà lontano dai campi da basket per un bel po’ di tempo, in attesa che la riabilitazione faccia il suo corso. Solo un brutto colpo di sfortuna, avranno pensato in tanti che intanto si erano ‘consolati’ con la firma proprio di Mordente che però ha avuto solo poche ore di effetto anestetizzante. Già perché nel giorno dell’arrivo degli Americani, l’entrata tra gli applausi dello stesso ex Treviso e Milano, viene immediatamente smorzata dalla notizia che il ginocchio di Nic Wise non ha superato le visite mediche. Ad essere precisi a non superare perfettamente le visite mediche è stato il quadricipite dello stesso talento uscito dall’università di Arizona, considerando che la consistenza del muscolo era nettamente inferiore a quella dell’altro. Una consistenza che con un ginocchio nelle condizioni del metronomo a stelle e strisce, risulta essere di enorme importanza per evitare qualsiasi tipo di problema. Parte il ‘tram tram’ delle voci di corridoio che vanno dal taglio alla firma con riserva e quindi un giocatore a gettone. Alla fine Wise è ancora all’ombra della Reggia svolgendo attività di lavoro differenziato, in attesa di conoscere la decisione definitiva da parte dello staff tecnico e dirigenziale di Pezza delle Noci. Ogni giorno, infatti, il folletto natio di Houston in Texas torna negli spogliatoi lanciando uno sguardo verso l’alto della ‘palestrina’ del Palamaggiò dove sono situati gli uffici e le stanze dei bottoni della franchigia del presidente Gervasio. Al momento nulla è ancora arrivato, ma la verità è che la Juve è sul mercato, è immersa ancora una volta in video, scouting report e schede di giocatori dell’asse più importante della squadra, quello del play-pivot. Due i nomi sputati fuori dalle frequenze di radiomercato: Scott Machado e Frank Elegar. Ancora un giovane per la cabina di regia (solo 22 anni per l’esterno di chiare origini brasiliane ma con il Queens nelle indicazioni della città di origine ndr). Il secondo è un lungo ben conosciuto da Jelovac, che ci ha trascorso parte della passata stagione all’Antalya dove si era trasferito dopo aver iniziato la stagione al Maroussi.