Continua a regnare il caos nella Virtus Carano. A due settimane dall’inizio della Coppa Italia di Eccellenza e Promozione, nulla ancora è stato deciso riguardo l’organigramma societario, lo staff tecnico e la rosa. Le dimissioni irrevocabili del patron Emilio Di Tommaso hanno lasciato di pietra l’intero ambiente aurunco che ha paura di perdere il proprio motivo di vanto calcistico e sociale. Potrebbe seguire le orme del noto manager aurunco anche il segretario Massimo Savoia che lancia frecciatine nei confronti dei vertici societari: “Al 20 agosto 2012 che è pieno periodo di preparazione pre-campionato, allo stato attuale la Virtus Carano non mi ha ancora ufficializzato niente nonostante io rivesta il ruolo di segretario della società. Ho reso l’evidenza di ciò al caro patron Emilio Di Tommaso a cui mi sento molto legato, il quale mi ha risposto che, in virtù di una situazione non certo bella e chiara, è stato costretto ad abdicare, ufficializzando per iscritto al presidente cartaceo Vito Primasso le irrevocabili dimissioni, in un periodo in cui tutte le società sono all’opera per una preparazione pre-campionato, tanto più che una società come la Virtus Carano che ha sfiorato per il quarto anno consecutivo, anche attraverso i play-off, la quarta promozione consecutiva in serie D. Non è pensabile che debba finire il tutto in una bolla di sapone per dei capricci societari”. Non frena il suo sfogo l’esperto segretario casertano che minaccia di abbandonare il suo importante ruolo societario: “Mi rendo conto ed ho constatato di persona che nella stagione 2011/2012 il patron Di Tommaso, unico e solo sponsor ufficiale della Virtus Carano e che non esagero nel chiamare presidente, ha sostenuto ingenti sacrifici economici, non ultimo la completa iscrizione al campionato di Eccellenza 2012/2013 pari a circa euro 9.601,07 più spese del 10% pari ad euro 960,10 più euro 8,54 per tardività, il tutto per un totale di euro 10.569,71. In qualità di segretario di questa creatura, che sul nascere doveva apportare tante soddisfazioni agli sportivi del Comprensorio domizio-aurunco, ai quali tanto ha dato l’imprenditore aurunco, non posso nascondere il mio rammarico per quanto sta avvenendo poiché si rischia di buttare tutto alle ortiche. Ovviamente io sono dalla parte del patron Emilio Di Tommaso poiché egli è stato il primo a cercarmi in passato quando ero ancora dirigente del Vitulazio due anni fa. È incredibile che lo staff dirigenziale di una certa qualità e competenza, come quello della società caranese, sia ancora fermo al non comunicarmi programmi per la stagione 2012/2013, prossima a partire con la partecipazione alla Coppa Italia. Questa situazione mi amareggia e mi serpeggia nella mente l’eventuale possibilità di allinearmi completamente alla decisione attuata dal patron Di Tommaso”.