Ancora un tassello, ancora una carta da inserire all’interno del mazzo che coach Sacripanti mischierà a partire dalla sfida in quel di Milano dove i bianconeri giocheranno faccia a faccia con quella che prenderà il posto della Montepaschi come squadra da battere nel prossimo campionato. Un altro tassello per aumentare il livello generale di talento della squadra. Un altro tassello per consegnare al timoniere canturino un’altra freccia nella faretra e da lanciare, partendo dal perimetro. Già perché il nome che ormai anche i sassolini del parcheggio del Palamaggiò conoscono è quello di Marco Mordente. Un giocatore che prima di prendere il proprio posto all’interno del roster capitolino nella passata stagione, scegliendo proprio la Virtus Roma alla Juve quando i casertani dovevano rimpiazzare Rose e provarono ad ingolosire proprio l’ex Milano (tra l’altro Mordente fu anche uno dei fautori del finale thriller per i giallorossi che però uscirono sconfitti dal Pala Tiziano per mano dell’ex di turno Righetti che si portò via anche il titolo di Mvp della partita ndr) e portarlo all’ombra della Reggia. Un flirt che le frequenze di radiomercato avevano rimesso in onda già all’inizio dell’estate e nella prima parte del mercato juventino. Quello di Mordente, infatti, è stato uno dei primi nomi accostati a Caserta quando si doveva decidere il destino dei posti previsti per i giocatori tricolori. Un flirt che non si è concretizzato per una serie di motivi, tra cui il prezzo molto alto per essere ai primi passi del mercato ed una squadra che non sapeva ancora quale strada intraprendere, considerando che le idee di Sacripanti non avevano ancora preso forma completamente. Ecco quindi arrivare all’accordo definitivo sul nuovo contratto di Maresca, al ritorno a casa di Stefano Gentile dopo tanto girovagare dal punto di vista cestistico ed un bagaglio di esperienza da mettere a disposizione del nuovo coach come cambio del playmaker per dare ordine e calma in una cabina di regia che ha visto protagonista papà Nando. Un doppio colpo che poteva lasciare ancora aperta la porta alla firma di un esterno con la mano rovente come Mordente ed invece arriva tra gli italiani il nome di Andrea Michelori. Con il ritorno di un altro ex, la porta verso Mordente sembrava essere stata chiusa. Caserta va avanti verso il completamento del roster con due trattative pesanti e difficili come quelle di Chatfield e Jonusas. Due giocatori di alto livello e di spessore nei rispettivi ex campionati come Francia e Germania per il completamento degli otto che dovevano giocarsi la rotazione nel prossimo torneo. Ma il pallino di avere un uomo in più e quindi mettersi in casa una sorta di assicurazione per eventuali problemi o infortuni di stagione, non aveva mai abbandonato coach Sacripanti. Averne nove, allungare la coperta e farlo con un nome ed un giocatore che resta comunque una garanzia per chiunque in questa Lega sembra essere la classica ciliegina sulla torta. Una ciliegina possibile dalla mancata firma del giocatore con un altro club. Una possibile firma resa possibile dal fatto che nonostante lo stesso Mordente inizierà la preparazione con Cantù, non scenderà in campo con i brianzoli e quindi ancora una volta la speranza potrebbe essere l’ultima morire. L’ultima a morire specialmente se all’interno del disegno più che completo, al momento, dell’head coach casertano, il nome dell’ex Milano diventa un obiettivo. Non ne ha mancato nessuno l’ex direttore d’orchestra di Cantù e Pesaro. Ogni volta che ha posato gli occhi su di un giocatore, quest’ultimo è finito per mettere nero su bianco con il club del presidente Gervasio. A fare la differenza, forse, in questa occasione potrebbe essere l’ingaggio ed il valore molto alto dell’esterno che, quindi, dovrebbe abbassare un tantino le proprie pretese considerando un budget non faraonico ed ormai frazionato già per gli altri protagonisti della nuova Juve. Certo Marco Mordente potrebbe essere un regalo ed un surplus derivante da uno sforzo economico rappresentato dall’arrivo di un main sponsor o di uno dei tre soci. La mancanza di un brand diverso da quello dei vari Iavazzi, Caputo e Gervasio, renderebbe il tutto meno possibile di quanto si potesse pensare a meno di grandiose sorprese nelle prossime settimane. Molto più plausibile la seconda ipotesi, dove l’entusiasmo di aver costruito un roster di livello e di innalzare lo stesso con l’arrivo di Mordente, potrebbe fare la differenza.