La Virtus Carano perde il suo magnate, Emilio Di Tommaso presenta le dimissioni irrevocabili



Il patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso

Emilio Di Tommaso chiude definitivamente il suo legame con la Virtus Carano. A quasi un mese dal grido di dolore del 25 luglio scorso, l’imprenditore aurunco annuncia di aver presentato le dimissioni irrevocabili, in qualità di sponsor principale del glorioso sodalizio caranese, al presidente della società Vito Primasso, al consiglio direttivo ed al popolo di Carano. Stanco della perdurante latitanza delle figure societarie alle riunioni indette e puntualmente andate deserte, egli ha deciso di chiudere definitivamente con il calcio dopo tre anni prodighi di trionfi e soddisfazioni. Con un commento che assomiglia più ad un pungo nello stomaco per i tanti sportivi della zona aurunca-domizia, Emilio Di Tommaso spiega con rabbia quanto avvenuto negli ultimi mesi: “Questa doveva essere l’estate del Comprensorio domizio-aurunco. Ho lavorato per intere settimane su questo sogno ma mi sono reso conto che il progetto è al momento irrealizzabile. Il progetto avrebbe riguardato Carano, Mondragone e Cellole mentre Sessa Aurunca avrebbe continuato la sua attività solitaria. Era stato previsto un accordo con l’amministrazione comunale mondragonese del sindaco Schiappa per allestire, a mie spese, un manto erboso in erba sintetica sul Comunale di Mondragone che avrebbe ospitato la rifinitura e le partite casalinghe del Comprensorio mentre gli allenamenti sarebbero stati svolti al Montecuollo di Cellole; purtroppo l’inserimento di diversi personaggi ha mandato a monte tutto. Ho ripiegato quindi sul proseguimento dell’avventura con la mia Virtus Carano. Grazie all’assessore Grecola ed il sindaco Izzo, ho rinnovato l’utilizzo del “Montecuollo” di Cellole per le gare interne ed avevo programmato la disponibilità di 150.000 per comporre una buona squadra quest’anno. Ho iscritto la società al campionato di Eccellenza con una cifra che si aggira sui 10.000 euro ed avevo già organizzato il ritiro della squadra, diretta dall’allenatore Vincenzo Criscuolo e dal vice Riccardo Ricciardi, in una nota località di Baia Domizia”. Tutto si è svolto come nei piani di una stagione estiva regolare per una società di Eccellenza, poi nell’arco di pochi giorni cambia completamente lo scenario dell’epopea Virtus Carano che ora è ad un passo dal baratro: “Durante la scorsa settimana indico a Carano una prima riunione improntata a trovare nuovi soci e soprattutto nuovi contributi economici, fondamentali per le sorti della Virtus. Alla prima riunione non si presenta nessuno, così organizzo un secondo appuntamento cui partecipano solo due cittadini umili. E’ stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sono stufo di contribuire da solo all’esistenza della società per cui dico basta con il calcio. Ho mandato un telegramma di dimissioni al presidente Vito Primasso, cui faccio gli auguri per il proseguimento di questa avventura. Io con il calcio ho chiuso”.




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