Tutto risolto in una bolla di sapone. Dopo aver corteggiato, attaccato e provare a sradicare dal contratto firmato lo scorso luglio da Zygimantas Jonusas con i Phoenix Hagen in Germania, la Juve si ritrova con un pugno di mosche in mano e dovrà puntare altrove il proprio dito per completare il roster in vista del raduno del 20 agosto prossimo. Ad onor del vero potrebbe anche non arrivare per quella data l’ultimo tassello mancante nel puzzle di coach Sacripanti, anche se iniziare dal primo giorno con tutti gli effettivi, sarebbe un elemento fondamentale per una squadra che punta a trovare l’amalgama il più presto possibile, cosi come avvenne nella passata stagione. Un pugno di mosche che ha un motivo ben preciso e questo motivo non poteva non essere economico, dal momento che stando alle voci di mercato, le parti intese come Caserta ed il giocatore lituano, avevano già trovato quell’accordo economico e tecnico tale da convincere Jonusas a lasciare la terra teutonica di Hagen per tuffarsi a pieno all’interno di una nuova avventura come quella bianconera. Una ragione economica che va ricercata all’interno del buyout che il team di Pezza delle Noci avrebbe dovuto versare nelle casse tedesche per superare l’ostacolo dell’accordo siglato poco tempo addietro. Un elemento divenuto particolarmente importante, vista anche l’impossibilità da parte del team tedesco di trovare un sostituto che potesse essere considerato all’altezza della situazione e liberare senza giocare al rialzo con il buyout. Una ricerca che nei giorni scorsi, però, non ha portato nessun risultato positivo sul mercato. Il tutto unita alla volontà crescente dell’atleta di mettere piede sul palcoscenico italiano, ha generato una sorta di braccio di ferro che non ha dato scampo alla formazione diretta al vertice da Francesco Gervasio. La cifra per liberarsi di un loro giocatore, oltre che una sorta di bandiera ad Hagen per la militanza in Germania non da pochissimo, è salita vertiginosamente, Sacripanti si è ritrovato con le spalle al muro ed ha dovuto per forza di cosa abbandonare il campo, cosi come ha dichiarato lo stesso procuratore del giocatore Sarunas Broga, sulle pagine del sito web basketinside: «Tra il giocatore e la Juve c’era l’accordo, ma purtroppo le casse casertane non erano in grado di affrontare una spesa troppo elevata per assicurarsi i servigi di Jonusas ed allora la trattativa si è risolta con un nulla di fatto ».
Parole nitide che inducono lo staff bianconero a catalogare il file legato al lituano oggetto dei desideri di Sacripanti sotto la voce ‘impossible’ e andare avanti. Tutto da rifare. Tutto da costruire, dopo le lunghe ore trascorse tra telefonate e messaggi, per provare a chiudere la questione con un nuovo contratto e staccare la spina con qualche settimana di anticipo sulla tabella di marcia che avrà, come detto, il suo primo giorno ufficiale, il prossimo 20 di agosto. Ed invece quel piccolo sforzo di qualche giorno fa deve essere per forza di cosa prolungato. Sul taccuino del timoniere canturino ci sono ancora dei nomi e dei terreni da sondare, compreso quello dell’ex capitano bianconero Aaron Doornekamp. Purtroppo, però, dopo essere stato per un attimo la scelta principale dello staff casertano tuffatosi poi sull’affare Jonusas, la pista che porta al canadese con passaporto olandese, sembra essersi raffreddata e difficile da percorrere con tutta la facilità con al quale, magari poteva essere percorsa qualche settimana fa. Le sfide impossibili non hanno mai impressionato più di tanto Pino Sacripanti, ma ora la Juve e Caserta non hanno più il coltello dalla parte del manico nei confronti di eventuali altri acquirenti e dovrà giocarsela alla pari. L’idea di arrivare al raduno o quanto meno ai primi giorni del raduno, con un giorno in meno, però, potrebbe essere un’idea comprensibile solo se il diretto interessato dovesse essere un giocatore che conosce bene l’ambiente e lo stile di gioco sacripantiano, proprio come il canadese idolo della folla casertana.