Mentre tutto il mondo celebra, giustamente, la ventunesima medaglia olimpica (record di ogni sport) di Michael Phelps, c’è un pezzo di Caserta che gioisce allo stesso modo. La fantastica gara dei 100 delfino scrive l’ennesima pagina, l’ultima a livello individuale, della magnifica storia sportiva di Phelps e la prima di Evgeny Korotyshkin, un atleta che si allena in Italia con l’A.D.N. Swim Project di Andrea Di Nino (suo coach anche nella nazionale russa) che centra una clamorosa medaglia d’argento a pari merito col sudafricano Le Clos e tira giù dal podio Milorad Cavic, suo ex compagno di squadra all’A.D.N. prima dell’addio del serbo avvenuto in primavera. E’ una medaglia assolutamente imprevista, improvvisa, non pronosticabile ma che premia i sacrifici del ragazzo russo e del suo staff di cui fa parte anche il fisioterapista, casertano doc, Enzo Iodice che era a soffrire sulle gradinate dell’Aquatics Centre di Londra. La presenza ‘amuleto’ di Iodice ha giovato a Korotyshkin che ha centrato il risultato più prestigioso della sua carriera proprio quando nessuno se l’aspettava più. E, gioia nella gioia, aver messo la calottina davanti a quella di Cavic che, all’improvviso, aveva abbandonato il team di Di Nino. Nella notte magica di Phelps, dunque, sogna e festeggia anche Caserta insieme al suo ‘figlio’ adottivo.