Chatfield infiamma Caserta



Eric Chatfield

Eric Chatfield doveva essere e alla fine Eric Chatfield è stato. L’allarme arrivato dalla Francia, dove l’accordo dei bianconeri con l’esterno americano era stato dato con netto anticipo, si è poi trasformato in realtà con la truppa di coach Sacripanti che trova il so sesto uomo dopo gli arrivi di Wise, Gentile, Visser, Jelovac e la riconferma di Giuliano Maresca.

«La firma di Eric – sottolinea il presidente Gervasio – ha rappresentato fin dal primo momento il terminale ideale per la squadra che Pino Sacripanti aveva ed ha in mente di allestire. Quindi, pur se con una trattativa non semplice e non breve, il fatto di essere riusciti a chiudere con la guardia americana un contratto biennale, ci rende particolarmente felici,



Cosa porta nel bagaglio della prossima Juve, l’arrivo di un giocatore ricercato in quasi tutta Europa e che ha deciso di accettare l’offerta bianconera pur sapendo di avere altri estimatori, come per esempio il Murcia?

«La consapevolezza di poter offrire ai nostri tifosi ed appassionati un giocatore dalle indubbie doti tecniche ed umane, oltre che realizzatore principe come dimostrano le cifre della sua ultima stagione in Francia, ma anche quelle di tutta la sua carriera».

Un mosaico, dunque, che prende vita, che si dirige verso definizione totale, dal momento che all’appello mancherebbe solo ed esclusivamente un pezzo. Il condizionale, però, risulta essere d’obbligo considerando che lo stesso coach Sacripanti ha parlato della possibilità o scelta di andare anche a nove uomini con quella che era la remota idea di arrivare a puntare su Alex Righetti. Un’idea, quest’ultima, che dovrà trovare anche un nuovo target, un nuovo obiettivo, nel caso venga realizzata, visto che l’ala romana ha trovato una diversa collocazione. Un’idea, quella di andare a nove uomini, che però presupporrebbe la rinuncia ad uno dei giovani virgulti, che invece resterebbero in pianta stabile all’interno del roster se quella predominante sulla scrivania del timoniere canturino che poi è la stessa anche del general manager del team di Pezza delle Noci, di restare a quota otto atleti da poter far ruotare normalmente all’interno della prossima stagione con uno dei giovani che giocherà più di qualche minuto al fianco dei nuovi arrivati. Fianco al quale manca ancora un punto fermo. Manca ancora quella pedina da mettere sullo scacchiere per considerare il mercato chiuso e solo un vecchio ricordo da buttarsi alle spalle anche per questa stagione, preparando il tutto prima di tutto dal punto di vista fisico e poi tecnico-tattico disegnando il modo in cui la nuova Juve dovrà prendere il posto nei cuori degli aficionados di Terra di Lavoro, di quella della passata stagione. Una pedina per la quale c’è ancora un alone di mistero, ma per il quale sembra essere stato tolto il primo velo lasciando gli altri sei ancora attaccati come di solito avviene nella danza del ventre. Velo che porta come denominatore comune ancora un campionato. Si torna in quello dove è stato protagonista Kyle Visser e quindi in Germania. Dovrebbe essere, infatti, quello tedesco il calderone dal quale pescare l’ala piccola con attitudini a giocare sugli esterni, ma con doti tali da poter dare una grande mano nel ruolo degli interni e precisamente nello spot di power forward atipica ed undersized nelle idee di Sacripanti di quintetto piccolo e con giocatori pronti ad accelerare, ma tenere anche fisicamente negli accoppiamenti a difesa schierata camuffando gli eventuali miss match che si creeranno di volta in volta sui28 metridi campo. Non a caso la taglia fisica è stata la caratteristica fondamentale in ogni spot. Taglia fisica per giocare e tenere almeno un ruolo e mezzo se non due. Cosi è anche per Chatfield che ha la capacità di gestire e tenere anche la point guard avversaria nei rari momenti da regista nei quali non avrà al proprio fianco ne Gentile ne Wise o in quelli in cui si scambierà il posto con questi ultimi. Stesso discorso per tutti gli altri che ora attendono di conoscere l’ultimo compagno di squadra per sapere definitivamente che Juve sarà.

 

 

 


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