E’ il sito francese Catch and Shoot a rilanciare la Juve nella corsa verso un giocatore che nonostante i suoi 33 anni è uno dei giocatori più ricercato nel panorama cestistico del Vecchio Continente. Il nome è quello di Eric Chatfield, l’occupazione quella di ricoprire il ruolo di shooting guard, le credenziali quelle di essere stato nell’ultima stagione agonistica, il miglior marcatore del campionato francese (19,6 punti con il 45,5% da due 43,7% da tre punti). Un esterno con punti nelle mani e talento tale da poter perfettamente giocare al fianco di Nic Wise, ma soprattutto tale da sfruttare quello spazio che si verrebbe a creare sul perimetro con la presenza di lunghi del calibro di Visser, Michelori e Jelovac. E’ lo stesso sito transalpino a puntare il dito nei confronti del talento newyorkese e spingerlo verso il team di Pezza delle Noci nonostante un’offerta sul tavolo anche da parte della Spagna e nello specifico da parte del Murcia. Una trattativa che già qualche giorno fa, sembra essere ben avviata, prima di arrivare ad un punto di stand by probabilmente dovuto alla differenza economica tra le parti. Una differenza che con ogni probabilità sarà stata limita dai bianconeri in maniera tale da riaprire la finestra nei confronti della guardia a stelle e strisce. Una trattativa, però, che resta all’interno dei rumors di basket mercato e che potrebbe delineare in maniera chiara l’andamento della costruzione del roster da parte dei casertani. Se tutto, infatti, dovesse andare a buon fine, quella scelta da coach Sacripanti, sarebbe la strada che porta verso la scleta dell’ultima pedina nello spot di ala piccola. Un’ala piccola, però, non più americana cosi come si era prospettato qualche giorno fa dopo lo stop dei contatti con Chatfield, ma di un numero ‘3’ continentale e che abbia determinante caratteristiche. Quella principale, ovviamente, resta la possibilità da parte del prossimo obiettivo di mercato di Casdrta, di poter giocare senza problemi sia nel suo spot naturale, che in quello di power forward atipica o ‘undersized’ cosi come verrebbe definito dall’altra parte dell’oceano. Una doppia dimensione che permetterebbe a coach Sacripanti di risparmiare un giocatore e di avere quella duttilità che tanto ama nei giocatori tra il backcourt e la front line, in modo tale da permettergli cambi di quintetto a piacimento senza perdere punti di riferimento su ambo i lati del campo. Un lavoro, che come già prospettato nei giorni addietro, negli ultimi anni ha svolto Aaron Doornekamp. Un nome quest’ultimo, tornato ad essere d’attualità dopo che lo stesso Sacripanti ha ammesso nella sua personale intervista rilasciata alla webtv di Terra di Lavoro. Il capitano bianconero della scorsa stagione, infatti, potrebbe essere la soluzione ideale, ma non certo l’unica. Di sicuro quella più comoda per questioni tecniche, considerano la conoscenza perfetta del canadese con passaporto olandese, del sistema di gioco del timoniere canturino. «Faremo la miglior scelta possibile sul mercato» le parole di Sacripanti, che nella stessa intervista, poi, ha lasciato una porta aperta anche per un altro dei protagonisti della scorsa annata, Alex Rigetti. La presenza dell’ala romana (altro giocatore come Maresca, che alla fine dello scorso campionato, aveva più volte dichiarato che avrebbe messo la Juve in cima alla propria lista per l’estate ndr) è condizionata dalle scelte di mercato e dai prossimi colpi. Una condizione non tecnica, ma economica. Se i prossimi due elementi del roster casertani permetteranno la possibilità di andare a nove uomini, allora l’ex anche di Avellino, potrebbe seriamente tornare di moda con un ruolo da specialista, da cambio di lusso in minuti ben stabiliti e che permetterebbero al proprio ginocchio di non andare troppo sotto sforzo e creare problemi, cosi come è avvenuto nella scorsa stagione, quando nel suo momento migliore, Rigetti ha dovuto fare i conti con uno stop che gli ha fatto perdere smalto e condizione dei primi mesi di regular season.