Un lungo americano doveva essere e alla fine un lungo americano è stato. Il nome del neo acquisto della Juve, Kyle Visser, è rimbalzato in rete come una pallina da flipper nella serata di mercoledì e alla fine nella mattinata di ieri la comunicazione ufficiale da parte della società casertana che ha chiuso, dunque, il cerchio con il quarto pezzo del neo mosaico casertano. Ma soprattutto un lungo di ruolo doveva essere ed un lungo di ruolo è stato. Un lungo da gioco interno un lungo da poter mettere in coppia sia con Michelori che con il serbo Jelovac, che tra i due è quello che avrà più possibilità di giocare, date le proprie caratteristiche tecniche ed una mano dalla media distanza molto più affidabile dei prossimi compagni di squadra, quella parte del gioco a due con Nic Wise o chi per lui chiusa con il pick and pop e quindi con l’apertura dopo il blocco allontanandosi dal canestro e non viceversa. Una strada, quella rollando verso l’anello arancione, che invece ama tanto fare il talento uscito da Wake Forest e che ha mostrato anche in Germania dove ha realizzato 11 punti di media e con nemmeno troppi possessi a disposizione. La velocità di piedi e la naturalezza con la quale corre il campo nonostante la mole che deve portare in giro per il campo, ha incuriosito prima e fatto quasi innamorare perdutamente coach Sacripanti che se lo immaginava all’interno del suo sistema di transizione, gioco in velocità, ma anche e soprattutto quello di post basso nell’attaccare la difesa schierata e dal quale far partire i palloni verso gli esterni dopo aver mosso la difesa attirando attenzioni con i suoi movimenti spalle a canestro e la mano mortifera nelle cosiddette comfort zone ovvero nel pitturato. Tutte attitudini che se messe assieme a quelle di Jelovac, che avrà il compito di tenergli lontano il raddoppio del lungo od il cosiddetto ‘big on big’ rendendosi pericoloso dalla media distanza, ma soprattutto quelle di ottimo passatore e giocatore di pick and roll quale Wise è, fanno di Visser la miglior scelta che si potesse fare soprattutto se si pensa al rapporto qualità/prezzo cosi come ha dichiarato lo stesso Sacripanti: “E’ un ragazzo dalle grandi doti umane e che quando ho avuto modo di sentire al telefono era contentissimo della scelta fatta. Una scelta basata sulla voglia di affermarsi, sulla voglia di venire a Caserta di cui aveva sentito parlare ed anche bene e di giocare in un campionato competitivo. Il tutto è avvenuto senza nemmeno uscire al di fuori della nostra idea di mercato, cosi come lui non ci ha messo tanto ad accettare la nostra offerta che non era sicuramente di grande importanza rispetto alle altre, ma la sua volontà di venire alla Juve ha fatto la differenza, cosi come questa voglia ha fatto la differenza per Michelori e per gli altri che hanno accettato di unirsi al nostro nuovo progetto anche rinunciando ad altre offerte. Insomma non posso che essere contento, considerando che stiamo procedendo perfettamente sulla strada della nostra idea iniziale e cioè quella di mettere assieme una squadra di talento, ma che avesse quella fame di emergere che nella scorsa stagione ha fatto la differenza”.
Che giocatore è Visser?
«Intanto un giocatore che seguivo da tempo e che lo scorso anno in Germania ho tenuto costantemente sotto controllo. Un ragazzo dalle grandi doti umane ed un giocatore di tecnica specialmente vicino a canestro, ma soprattutto un giocatore che si sposa perfettamente con Michelori e Jelovac con i quali si dividerà il campo. Senza contare che i suoi211 cmci daranno presenza in aria senza disdegnare la velocità e l’attitudine a correre il campo».
Ed ora quali le prossime mosse?
«Ora ci prendiamo qualche giorno per decidere definitivamente se puntare su due o tre giocatori. Se scegliere tre giocatori risparmiando ancora qualcosa o prenderne due e quindi puntare tutto su di una guardia ed un tre che possa anche giocare quattro. Ma ci stiamo pensando da poco tempo, considerando che eravamo impegnati nella trattativa con Visser. Nei prossimi giorni faremo la nostra mossa definitiva».