Parafrasando il film degli anni novanta con Eddie Murphy e Nick Nolte, per chiudere la vicenda c’è bisogno di altre 48 ore. Due giorni di attesa e poi Iapicca comunicherà la propria decisione. Rilevare la Casertana o tirarsi indietro? Il dilemma solo l’imprenditore irpino lo potrà risolvere. La sensazione però è che stavolta (forse, mettiamolo per scaramanzia) la trattativa andrà a buon fine. Due le ipotesi: acquisire l’intero pacchetto stipulando un accordo con un ‘escape’ in merito ad eventuali debiti (con la famosa fidejussione di oltre 100 mila euro). O lasciare Verazzo in società (ma senza poteri decisionali) almeno fino a maggio. Una sorta di garanzia, una porta aperta sul futuro perchè in caso di debiti accertati (il che è tutto da provare) l asocietà tornerebbe all’attuale presidente. Strada quest’ultima poco percorribile dal momento che Verazzo ha ribadito a più riprese l’intenzione di uscire completamente dal mondo del calcio. Non stiamo certo qui a giudicare ciò che è accaduto in giornata tra indiscrezioni, smentite e un quadro generale della ituazione che definire farsesco è poco. La rabbia (che i tifosi condivodono e ci fa piacere) è che giunti al 25 luglio siamo ancora senza società, staff tecnico e tanti dubbi. Un mese fa avevamo auspicato buon senso da parte di tutti. All’epoca serviva una mano tesa tra venditore e compratore per risolvere la faccenda. Fumata nerissima e trenta giorni dopo siamo nuovamente qui a incrociare le dita e sperare che stavolta le cose andranno per il verso giusto. Per il bene di tutti, tifosi, città e stampa, da troppo tempo in balia dei venti e del suo padrone.