Nuova puntata, veloce e rapida, della sessione estiva di Colore e Calore. Ancora una volta dedicata al gemellaggio piu’ forte e duraturo del popolo casertano. Tutto l’amore della tifoseria bianconera è stato sprigionato in questi giorni difficili per i fratelli della Fossa dei Leoni. La Fortitudo non c’è più, ma c’è l’affetto dei casertani verso il gruppo ultras amico.
Questo il comunicato stampa ufficiali rilasciato dalla curva bolognese: «Il tradimento è stato consumato. Il corpo della Fortitudo è a terra sanguinante, colpito a morte da più mani è uno spettacolo che ci inorridisce profondamente. Chi doveva salvare, chi si era proposto per fare, ha invece distrutto, diviso e ucciso un sentimento e oggi pensa di poter banchettare con i resti della nostra storia. Nelle stanze dei bottoni certi “senatori” hanno tramato nell’ombra e confezionato lo scenario. Nel lungo e difficile percorso che abbiamo coraggiosamente e ostinatamente deciso di seguire abbiamo visto e siamo entrati in contatto con situazioni e realtà che mai avremmo immaginato: a posteriori, forse, sarebbe stato meglio non sapere per non ritrovarsi così avvelenati e rabbiosi. Il pianeta Fortitudo ha continuato ad andare in pezzi con la consapevole volontà distruttiva di qualcuno. Per ora noi ci siamo limitati alle schermaglie; ma nell’affrontare quella che potrebbe essere l’ultima battaglia per la sopravvivenza contribuiremo alla conoscenza della verità anche pubblicando documenti, in nostro possesso, in modo che qualunque tifoso possa consapevolmente fare la sua scelta. Il 14 Luglio 2012 è stata una bruttissima giornata per i tifosi, i simpatizzanti, gli amici e anche per gli avversari; ma non per gli infami e i traditori. Dobbiamo combattere questi ultimi finché avremo anche una sola goccia di sangue ed energia da buttare sul campo. Noi non siamo imprenditori, politici o affaristi. Non siamo abituati a trattare a quei livelli, non facciamo parte di quel mondo e non siamo né comprabili né in vendita, come lo può essere qualsiasi pezzo della Fortitudo. Lo ribadiamo ancora una volta a chi ipocritamente continua a dire che, da parte nostra, non c’è la minima volontà di riunirsi con chi ci ha preso in giro e raso al suolo tutto. Con chi ha auspicato la morte della Fortitudo per cibarsi dei suoi resti e sperare di ripartire con un progetto in pompa magna. La divisione perciò resterà.Le notizie che vengono diramate dagli organi di informazione sono quanto di più lontano ci possa essere dalla realtà, per questo non ce ne curiamo e non incideranno su quello che sarà il nostro percorso. Il progetto iniziale di Eagles e della Fondazione ha fallito il suo obiettivo; ma la storia non finisce qui. La Eagles resta la sola strada percorribile come continuazione della storia di Fortitudo solo e in quanto gli organi federali la riconosceranno come già civilisticamente è stato fatto e a condizione che l’attuale proprietario si faccia da parte o venga messo in minoranza”.