Il tempo ha fatto il proprio corso e alla fine la Juve è arrivata dove voleva arrivare: all’ultimo chilometro del mercato, all’ultimo chilometro prima della volata finale per la costruzione della squadra che nella prossima stagione dovrà quanto meno competere, intermini di grinta e voglia di non arrendersi mai, con quella che ha portato a compimento una stagione con tanti spunti da ricordare. Un ultimo chilometro che è iniziato dal countdown dei giorni terminato ieri notte con le ultime tre parte della Summer League di Las Vegas e quindi con la chiusura ufficiale dell’ultima manifestazione di rilievo della pre-season, prima che formazioni Nba e quelle Europee, mettano in atto le proprie strategie e le proprie scelte in vista dei vari campionati. Un ultimo chilometro tanto atteso anche da parte del timoniere bianconero Pino Sacripanti direttamente dal raduno della nazionale azzurra Under 20 in quel di Domale in Slovenia. L’head coach di Terra di Lavoro aveva indicato, infatti, la fine della Summer League in svolgimento in Nevada, il periodo ed il momento temporale per iniziare a muovere i primi passi verso la seconda parte del mercato. Una parte in cui si pensa a quelle pedine che in testa avevano solo ed esclusivamente un ingaggio alto e la possibilità di ben figurare con una maglia Nba addosso, anche se in partite in cui si fa scouting più che giocare a pallacanestro nel vero senso della parola, e quindi provare il sogno americano. La chiusura dei battenti a stelle e strisce, lascia ora due schiere di giocatori, due liste in cui da una parte ci sono coloro che seppur non sicuri di un contratto avranno ancora una possibilità partecipando ai training camp o la parte ancora anteriore ai training camp delle formazioni Nba e la classica ultima chance per coronare una carriera, e dall’altra la lista di chi, invece, sarà fuori almeno per quest’anno da qualsiasi porta primaria o secondaria che sia, per poter elevare il proprio status di giocatore. Ed è proprio a quest’ultima categoria di giocatori che il Sacripanti gemme, dovrà guardare. Certo non a tutti, dal momento che alcuni degli interessati, vedi per esempio Corey Fisher che per tanto tempo è stato accostato alla Juve e che invece ora è finito nel mirino della Montepaschi del neo coach Banchi, non possono rientrare in nessun modo all’interno della quadratura del cerchio economica dei bianconeri sottoforma di budget. Ed allora tutti i fari casertani dovranno essere puntati su giocatori ‘scommessa’, su giocatori che altri snobbano mettendo in prima linea la possibilità di giocare da protagonista in un campionato competitivo e di valore in Europa e di divenire il nuovo Andre Smith che se al momento di scrivere si ritrova un conto in banca molto più alto di quanto lo avesse all’ombra della Reggia, lo deve anche e soprattutto alla Juve e allos tesso Sacripanti. Una ulteriore cernita andrà fatta in base la ruolo. Ala piccola o ala grande. Questo il primo dilemma da sciogliere. Questa la prima decisione del timoniere canturino relativamente al secondo americano da piazzare al fianco della guardia che resta, al momento, l’unico spot assicurato per giocatori a stelle e strisce. I rumors degli ultimi giorni, ovvero quelli che hanno riportato al nome di Sims, soddisferebbero entrambe le posizione, viste le possibilità dell’ex Michigan di giocare sia l’una che l’altra anche se in determinate situazione. Il tutto però, non è nemmeno possibile riunire sotto al dicitura di trattativa, anche perché lo stesso Sacripanti attenderà il ritorno in Italia dei suoi due fidi collaboratori, Oldoini e Luise, con i quali fare il punto della situazione e tracciare definitivamente la linea di azione non solo per coloro che hanno sul passaporto lo status di ‘foreign’, ma anche per colore che di riflesso dovranno occupare la restante parte degli spot lasciati liberi e cioè i comunitari ed ancora un italiano dove il nome di Mordente potrebbe ancora essere una possibilità ed una strada da percorrere.