Gladiator: Bonavolontà è il primo confermato ufficiale

 L’ASD SF GLADIATOR comunica che, in data odierna, ha firmato ufficialmente il primo calciatore per la stagione 2012/13. Si tratta del centrocampista classe 1990 Alessio Bonavolontà. Il calciatore in questione, sammaritano doc, ha totalizzato con la casacca neroazzurra nella stagione appena conclusa ben 22 gettoni di presenza nel torneo di Eccellenza siglando 4 gol. In Coppa Italia Regionale, invece, il bottino del “cinese” consiste di 9 partite arricchite da 3 reti. Nei play off, invece, sono 4 le gare disputate con 1 rete siglata. Soddisfatto nel vestire ancora una volta la casacca della squadra della sua città, Alessio Bonavolontà così esprime la sua soddisfazione: “Sono felice di poter indossare ancora una vo…lta la maglia della squadra per cui faccio il tifo. E’ stata dura digerire sia la sconfitta del campionato che dei play off. La gioia, ora, è superiore alle aspettative soprattutto perché il presidente Lazzaro Luce ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutto il suo attaccamento ai colori sociali della squadra della nostra amata città. Sono emozionato, inoltre, delle parole molto belle che ha utilizzato il presidente per il sottoscritto durante la conferenza stampa di venerdì. Lo ringrazio di vero cuore”. Ha parole al miele Alessio Bonavolontà sia per la società che per la tifoseria sammaritana: “Con la stagione alle porte posso solo dire che non sappiamo se la società vincerà il campionato ed approderà tra i professionisti proprio nella stagione del nostro centenario. Il campionato di Serie D è certamente un torneo di grande qualità, dove incroceremo club storici e prestigiosi, certamente sarà un torneo diverso dall’Eccellenza. Quello che possiamo promettere sia al presidente che ai nostri tifosi è che finita ogni gara consegneremo alla società la maglia sudata. Chiunque indosserà la casacca neroazzurra, sia i confermati che i nuovi innesti, daranno soddisfazione a tutti e se usciremo battuti sul campo dalla squadra avversaria stringeremo le mani perché saranno stati più bravi e più forti di noi, ma ciò non vuole dire che usciremo dal campo a testa bassa, tutt’altro perché avremmo onorato la gloriosa casacca neroazzurra”.